E così il Ticino tasserà i parcheggi, ma dal 2022
Il Tribunale federale, la massima istanza giudiziaria svizzera, ha pubblicato venerdì le motivazioni sulla base delle quali lo scorso aprile ha respinto i 19 ricorsi che pendevano sulla nota 'Tassa di collegamento', che sarà introdotta in Ticino al più presto nel 2022 e graverà sui parcheggi delle aziende e dei centri commerciali.
Claudio Zali -direttore del Dipartimento del territorio del Canton Ticino, che ha voluto la tassa- per il momento non commenta: i giuristi del cantone stanno ancora analizzando le 18 pagine di motivazioni.
Zali e il suo staff possono però ora completare l'incarto -rivalutando in particolare il numero di posti auto esentasse- e proporre una data di entrata in vigore della tassa al Consiglio di Stato (governo cantonale), che si esprimerà entro il 19 agosto.
Tassa di collegamento - cronologia
Novembre 2015: il Governo propone la relativa modifica della Legge sui trasporti pubblici
Dicembre 2015: il Parlamento la approva
Giugno 2016: una votazione popolare la conferma, seppure di misura (50,7%)
Settembre 2016: Il Tribunale federale concede l'effetto sospensivo ai 19 ricorsi
Aprile 2020: il TF respinge i ricorsi
Confermati importi e intenti
È confermato che il tributo non sarà retroattivo e che, per non pesare sull'economia già provata dalla crisi innescata dal coronavirus, non entrerà in vigore prima del 2022.
Confermate, dal Tribunale federale, anche le tariffe: 3 franchi e 50 centesimi al giorno per ogni parcheggio aziendale e 1 franco e 50 al giorno per ogni posteggio dei centri commerciali destinato ai clienti (sui posti auto dei dipendenti vige la tariffa aziendale).
I giudici di Losanna hanno respinto la tesi di alcuni ricorrenti, che ritenevano si trattasse di una tassa il cui unico scopo è procurare incassi. Richiamano tuttavia l'attenzione del Governo sul fatto che gli obiettivi (contrastare l'inquinamento atmosferico e la saturazione della rete viaria) dovranno essere raggiunti.
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