Svizzero arrestato in Myanmar per un film che insulta il buddismo
Il cittadino svizzero è accusato di aver scritto, filmato e montato un film di 75 minuti intitolato "Don't Expect Anything" che ritrare buddisti che si comportano in modo "inappropriato".
Keystone / Lynn Bo Bo
Le autorità birmane hanno arrestato l'8 agosto scorso uno svizzero insieme a 13 cittadini del Myanmar, tra cui una bambina di 12 anni, in relazione a un film che ha danneggiato la "moralità e la dignità" della religione buddista.
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tvsvizzera.it/mar/AP
Insultare il buddismo è un reato punibile in Myanmar, dove il nazionalismo religioso è aumentato negli ultimi anni, come riporta l’Associated Press. Circa il 90% della popolazione dell’ex Birmania è buddista.
Secondo quanto trapelato sui media locali, il 52enne Didier Nusbaumer ha scritto, filmato e montato il film di 75 minuti intitolato Don’t Expect Anything, pubblicato su YouTube il 24 luglio. Brevi spezzoni del film sono stati diffusi sui social media, tra cui TikTok e Facebook, suscitando le proteste dei nazionalisti buddisti del Myanmar.
“Sebbene i protagonisti del film siano buddisti, si sono comportati in modo inappropriato e hanno degradato la dignità e la morale dei monaci attraverso i loro gesti fisici e i loro dialoghi”, si legge sui media.
Le autorità non hanno detto dove sono detenuti Nusbaumer e le altre 13 persone arrestate.
Il Dipartimento federale degli affari esteri ha confermato la notizia e ha indicato che la sua rappresentanza in Myanmar è in contatto con le autorità competenti.
Il Myanmar è governato da una giunta militare dal febbraio 2021, quando ha destituito il Governo democraticamente eletto di Aung San Suu Kyi.
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Nusbaumer non è il primo straniero a essere detenuto in Myanmar dopo essere stato accusato di aver insultato il buddismo.
Nel marzo 2015, un cittadino neozelandese, arrestato insieme a due cittadini del Myanmar, è stato condannato a due anni e mezzo di lavori forzati, dopo aver pubblicato un annuncio online che mostrava una rappresentazione psichedelica di Buddha che indossava cuffie in stile DJ. È stato espulso l’anno successivo.
Nell’ottobre 2016, un turista olandese è stato imprigionato per tre mesi dopo aver staccato un altoparlante usato dai monaci buddisti per trasmettere un sermone notturno nella seconda città del Paese, Mandalay. È stato espulso dopo aver scontato la pena detentiva.
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