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Seimila contro il nucleare e per la chiusura di Beznau

A Windisch (AG), i dimostranti hanno chiesto la dismissione della più vecchia centrale e la progressiva rinuncia all'atomo

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Circa seimila persone si sono ritrovate domenica a Windisch, nel canton Argovia, per manifestare contro l’energia atomica e chiedere la chiusura della centrale nucleare di Beznau, la più vecchia al mondo.

La manifestazione è stata voluta dai partiti di sinistra e da una sessantina di organizzazioni. Nel 2011, dopo Fukushima, la manifestazione antinucleare aveva raccolto 20 mila persone.

Passano davanti alla centrale nucleare di Beznau, i dimostranti. Una passeggiata prima di arrivare nel luogo dove è stata organizzata la quarta manifestazione chiamata “Insieme contro il nucleare.” L’ultima era avvenuta nel 2012.

Il reattore numero 1 di Beznau è al centro delle loro preoccupazioni. Ma chiedono che siano spente progressivamente anche tutte le altre centrali.

Per i manifestanti, questo è un anno cruciale per le decisioni sul nucleare. “Il 2016 è simbolico per vari motivi”, spiega la consigliera nazionale dei Verdi, Lisa Mazzone. “Innanzitutto ricorrono i trenta anni dall’incidente di Chernobyl, sono passati cinque anni da Fukushima, ma soprattutto a novembre avremo un appuntamento fondamentale, si voterà sulla nostra iniziativa popolare per l’abbandono pianificato del nucleare.”

“Molte persone in Svizzera continuano a credere che la politica abbia deciso l’uscita dal nucleare”, osserva la presidente dei Verdi svizzeri Regula Rytz. “Non è così. Ha solo deciso che non si costruiranno centrali nuove, ma quelle vecchie, con tutti i loro rischi, possono restare in funzione anche 60, 70 anni. Nessun paese in Europa osa tanto.”

A Windish domenica sono giunte seimila persone, sotto una pioggia che si è fatta sempre più intensa. Nel 2011, dopo Fukushima, la manifestazione antinucleare ne aveva raccolte 20 mila.

I manifestanti lanciano così già oggi la campagna per la loro iniziativa, che chiede di disattivare le centrali dopo 45 anni di attività.

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