Sanzioni, il Governo riconosce incertezze sulla loro attuazione da parte dei Cantoni
Il Consiglio federale, che oggi, venerdì, ha preso posizione su un rapporto della Commissione della gestione degli Stati (CdG-S), riconosce che l'attuazione nei Cantoni delle sanzioni economiche contro la Russia in relazione alla guerra in Ucraina possa aver generato incertezze.
In novembre, la CdG-S aveva ritenuto che il ruolo delle autorità cantonali dovesse essere meglio integrato nel processo di attuazione delle sanzioni. La Confederazione ha riconosciuto venerdì di aver chiarito troppo tardi le ambiguità con le quali i Cantoni erano confrontati. In particolare, gli uffici del registro fondiario avrebbero dovuto essere informati più attivamente sul loro obbligo di notifica nel settore immobiliare.
Nella sua presa di posizioneCollegamento esterno, l’Esecutivo “riconosce che per molti aspetti le sanzioni adottate in seguito all’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina andavano al di là di quanto si sapeva”. Potevano quindi creare incertezza tra le autorità e le altre cerchie interessate.
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Il rilascio di ulteriori autorizzazioni o una vigilanza da parte della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) sulla sola base di incertezze legate a una particolare situazione sarebbero misure eccessive, ha tuttavia sottolineato il Governo che rimanda pertanto alla sua proposta di istituire un registro della trasparenza nell’ambito della revisione parziale della legge sul riciclaggio di denaro.
La SECO, si legge nella nota, ha dimostrato di essere in grado di rispondere in modo rapido e adeguato a domande o problemi legati all’attuazione di nuove sanzioni. A tale riguardo il Consiglio federale accoglie con favore la raccomandazione della CdG-S di riesaminare il concetto di crisi della SECO.
Ruolo avvocati nell’attuazione delle sanzioni
Per quanto riguarda la richiesta della CdG-S di precisare il campo d’applicazione dell’obbligo di notifica degli avvocati, l’Esecutivo mantiene la sua posizione: secondo il Tribunale federale (TF), le loro attività specifiche sono protette dal segreto professionale. Fra queste rientrano la redazione di documenti legali, l’assistenza o la rappresentanza di una persona davanti a un’autorità amministrativa o giudiziaria e la consulenza legale. Non tutte le attività di un avvocato sono però automaticamente coperte dal segreto professionale. Il Consiglio federale rimane del parere che l’obbligo di notifica per le attività non specifiche della professione sia compatibile con il segreto professionale. Gli avvocati sono quindi perseguibili se favoriscono la violazione delle disposizioni relative alle sanzioni.
Lista delle persone sanzionate
Il Governo ha inoltre espresso il proprio parere su altre raccomandazioni, in particolare sulla lista delle persone sanzionate dall’UE. La CdG-S aveva constatato che la Svizzera aveva adottato tale lista senza modifiche e aveva sollevato la questione del rispetto dello stato di diritto.
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Il Consiglio federale “prende atto” di questa critica. A suo dire, il recepimento delle sanzioni dell’UE, principale partner commerciale della Svizzera, si è dimostrato valido. L’introduzione di sanzioni unilaterali avrebbe un’efficacia limitata, mentre l’applicazione di provvedimenti divergenti da parte della Confederazione potrebbe favorire l’aggiramento delle sanzioni e ridurre la prevedibilità. Le persone, le imprese e le organizzazioni sanzionate hanno già oggi la possibilità di far valere i propri diritti.
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