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Sempre meno nuove leve tra i Samaritani

Quattro persone, non vestite da personale paramedico, sollevano una barella sulla quale è stata assicurata una donna
Un'esercitazione in un'immagine d'archivio. © Keystone / Gaetan Bally

La Federazione dei samaritani è nata più di 130 anni fa. Diffonde le tecniche del primo soccorso e promuove il volontariato nei servizi di salvataggio, sanitari e sociali. Ma benché praticamente tutti gli svizzeri la conoscano -non fosse altro che per il suo corso sulle misure salvavita, obbligatorio per ottenere la patente di guida- l'organizzazione è confrontata con un calo costante del numero di membri.

Un reportageCollegamento esterno della Radiotelevisione svizzera RSI ci porta in una sezione del canton San Gallo, una delle poche dove negli ultimi anni i partecipanti alle esercitazioni mensili sono in aumento.

“Oggigiorno, l’offerta di attività nel tempo libero è enorme. Ci sono tante associazioni, di musica o sport alle quali aderire”, osserva la presidente centrale della FederazioneCollegamento esterno Ingrid Oehen. È quindi meno scontato che se ne scelga una nella quale si svolge un vero e proprio lavoro.

Oltre a insegnare il primo soccorso, i Samaritani prestano ad esempio servizio durante le grandi manifestazioni e contribuiscono a contenere i costi della salute.

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Nel 2009, la Federazione contava oltre 30’000 volontari e 1’150 sezioni. Nel 2018 i membri erano poco più di 21’000 e le sezioni 910. È in corso l’elaborazione di una strategia. Per l’immediato futuro, comunque, i servizi dei Samaritani non sono a rischio.

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