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Si levano voci critiche contro le nuove prescrizioni sul traffico merci

treno merci
Keystone-SDA

Le nuove misure dell’Ufficio federale dei trasporti per migliorare la sicurezza nel trasporto merci ferroviario suscitano forti critiche da parte dell’associazione VAP, che teme costi elevati, carenze operative e un impatto negativo sull’approvvigionamento e sull’ambiente.

Le misure annunciate giovedì dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT) per aumentare la sicurezza del trasporto merci, in seguito all’incidente nel tunnel di base del San Gottardo del 2023, scontentano l’Associazione svizzera proprietari raccordi e carri privati (VAP).

Nel comunicato diffuso venerdì si citano quali problemi principali l’aumento dei costi, la carenza di vagoni merci e la stretta tempistica.

Interrogata da Keystone-ATS, l’associazione stima infatti l’incremento delle spese nel valore di milioni di franchi, a carico quasi interamente dei proprietari di vagoni, i quali saranno pertanto confrontati anche con un aumento massiccio dell’onere organizzativo. Inoltre biasima l’eccessivo aumento del carico di lavoro per i suoi rappresentanti rispetto agli altri attori in gioco, quali i trasportatori e i gestori delle infrastrutture.

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ruote del treno deragliato nel gottardo nel 2023

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Ecco le misure per evitare deragliamenti come quello del Gottardo nel 2023

Questo contenuto è stato pubblicato al L’ufficio federale dei trasporti (UFT) ha diramato fiovedì le nuove misure di sicurezza per i carri merci, volte a evitare altri incidenti come quello avvenuto nel tunnel di base del San Gottardo nel 2023.

Di più Ecco le misure per evitare deragliamenti come quello del Gottardo nel 2023

Anche l’immediata entrata in vigore delle prescrizioni, oltretutto da completare entro fine anno, viene criticata, visto che, secondo il VAP, non è ancora chiaro come queste andranno attuate. “Già oggi mancano le società di manutenzione, le capacità, le risorse e i componenti”, si rimarca nella nota.

Poca disponibilità e più traffico le conseguenze

A breve termine – si aggiunge – potrebbero venirsi a creare dei colli di bottiglia, potenzialmente compromettenti per la sicurezza dell’approvvigionamento di beni in Svizzera. A medio termine invece, il trasporto su strada riacquisterà maggiore convenienza, causando un aumento delle emissioni e del rischio d’incidenti.

Pur con queste misure, si sottolinea però che non si raggiunge una garanzia assoluta di sicurezza.

Ricordiamo che, in seguito al rapporto del Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza della Confederazione (SISI), l’UFT ha deciso un aumento obbligatorio delle dimensioni delle ruote dei carri merci e un’intensificazione delle ispezioni tecniche, con la corrispettiva documentazione che dovrà sempre essere aggiornata.

A favore della mossa si sono già espresse le Ferrovie federali svizzere.

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