“Premio Locarno Città della Pace” al regista Mohammad Rasoulof
Il regista iraniano Mohammad Rasoulof.
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Il regista iraniano Mohammad Rasoulof ha ricevuto il primo “Premio Locarno Città della Pace” per il suo cinema impegnato e poetico, in occasione del centenario del Patto di Locarno e della Giornata della Diplomazia promossa dal Festival.
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Il primo “Premio Locarno Città della Pace” è stato consegnato lunedì al regista iraniano Mohammad Rasoulof. Lo ha annunciato in una nota il Locarno Film Festival, che ha conferito il nuovo riconoscimento in occasione dei 100 anni dal Patto di Locarno.
Il premio è stato attribuito nell’ambito della Giornata della Diplomazia, promossa dal Festival, e intende onorare figure del mondo culturale che si sono distinte nella promozione della pace, della diplomazia e del dialogo tra i popoli, scrive l’ufficio stampa della rassegna cinematografica.
Conferito con cadenza biennale, il premio nasce con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di Locarno quale città simbolo del dialogo e della convivenza pacifica e per marcare il centenario del Patto di Locarno del 1925, passaggio cruciale della diplomazia europea del Novecento, prosegue la nota.
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La scelta è ricaduta su Mohammad Rasoulof, autore di un cinema poetico e politico, che esplora con forza e profondità i temi della libertà, della responsabilità individuale e della dignità umana. Con film come “Il male non esiste” (“There Is No Evil”, Orso d’Oro alla Berlinale) e “Il seme del fico sacro” (Premio Speciale della Giuria a Cannes 2024 e presentato in Piazza Grande a Locarno77), Rasoulof ha saputo coniugare rigore formale e impegno civile, viene evidenziato.
Lo scorso anno il regista è stato condannato in Iran a otto anni di carcere e alla fustigazione. Poco prima dell’arresto, è riuscito a fuggire dal Paese.
Tra i membri della giuria di questa prima edizione c’è l’ex consigliera federale Ruth Dreifuss. Oltre all’ex ministra ginevrina, anche Laura Sadis, già Consigliera di Stato e consigliera nazionale, nonché il sindaco della Città di Locarno Nicola Pini, come pure il presidente onorario del Festival Marco solari e l’attuale CEO Raphaël Brunschwig.
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