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Aumenta ancora la pressione sul procuratore generale elvetico

Dopo l'inchiesta disciplinare che ha deciso di sanzionare Michael Lauber in relazione ai suoi incontri segreti con il presidente della FIFA Gianni Infantino, per il procuratore generale della Confederazione si sta profilando anche l'apertura di una procedura di destituzione.

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Alcuni membri del Consiglio nazionale (camera bassa del Parlamento elvetico) intendono chiedere l’apertura di una procedura di destituzione nei confronti del procuratore generale della Confederazione Michael Lauber, in relazione alle controversie sorte in seguito agli incontri segreti tra quest’ultimo e il patron della FIFA Gianni Infantino.

“Non si può continuare così”, ha detto ai microfoni della Radiotelevisione svizzera il consigliere nazionale Matthias Aebischer (Partito socialista PS). Quest’ultimo è vicepresidente della Commissione giudiziaria delle Camere federali, la cui sottocommissione si riunirà mercoledì. Se questa non vorrà dare seguito a una procedura di destituzione, il consigliere nazionale ha annunciato che intende presentarla personalmente durante la sessione plenaria del 13 maggio.

Un’inchiesta disciplinare dell’autorità di sorveglianza del Ministero pubblico della Confederazione ha concluso in marzo che Lauber ha violato il codice di condotta e agito in modo sleale, ad esempio mentendo in diverse occasioni.

Ricorso

Come sanzione, il suo salario dovrebbe essere ridotto dell’8% durante un anno. Contro la decisione Lauber ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF).

Non sono pochi i parlamentari dell’opinione che una destituzione sarebbe stata una soluzione migliore. Molte voci si erano già sollevate in questo senso in settembre, quando il procuratore generale è stato rieletto per un ulteriore mandato dal Parlamento con pochi voti di scarto.

Secondo il consigliere nazionale Lorenz Hess (Partito borghese democratico PBD) “è il momento di agire”. “Abbiamo i risultati dell’inchiesta, che non avevamo” in settembre, ha detto.

La questione rischia però di protrarsi ancora a lungo in attesa della decisione del TAF. Il consigliere nazionale Christian Lüscher (Partito Liberale PLR), che si era espresso favorevolmente alla rielezione di Lauber, spiega: “Si rischia di avere un problema di separazione dei poteri se la Commissione giudiziaria, rispettivamente il Parlamento, incomincia a giudicare dei fatti che si trovano ancora davanti a un tribunale”.

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