Per risparmiare la Posta consegnerà lettere e pacchi in ritardo
Per risparmiare il Consiglio federale propone che "solo" il 90% delle lettere e dei pacchi venga consegnato per tempo dalla Posta. Inoltre, si vuole abolire l'obbligo di consegna nelle case abitate tutto l'anno.
Simili agevolazioni dovrebbero consentire alla Posta di risparmiare fino a 45 milioni di franchi all’anno dal 2026, assicurando provvisoriamente il finanziamento del servizio universale, ha affermato oggi davanti ai media il consigliere federale Albert Rösti, alla testa del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).
A detta di Rösti, alla testa del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), si cercheranno soluzioni ad hoc – come una cassetta postale o un punto di consegna – per quel 3% di case che si trovano in zone discoste e che implicano spesso lunghi tragitti per i postini.
Si risparmia sui servizi poco richiesti
Si razionalizza insomma laddove un servizio è poco o punto richiesto, ha sottolineato Alber Rösti, dal momento che, a causa della digitalizzazione, il volume delle lettere è diminuito di un terzo negli ultimi dieci anni, mentre il numero di pagamenti in contanti allo sportello è calato di quasi due terzi.
E, secondo il consigliere federale bernese, tale tendenza dovrebbe consolidarsi: entro il 2030 la Posta prevede un’ulteriore diminuzione del volume delle lettere del 30% circa mentre i pagamenti in contanti potrebbero calare addirittura dell’80%.
Dal 97% al 90% di puntualità
Rispetto ad oggi, la Posta dovrà recapitare entro i tempi almeno il 90% delle lettere e dei pacchi, a fronte delle disposizioni attuali che fissano la soglia al 97% per le lettere e al 95% per i pacchi.
Per quanto attiene al traffico di pagamenti, ha asserito Rösti, qui la trasformazione digitale è assai avanzata. In futuro il servizio universale dovrebbe tuttavia continuare a includere un conto per il traffico dei pagamenti, il versamento, il prelievo e il versamento di contanti sul conto di terzi (indipendentemente dall’esistenza di un rapporto di conto).
Ma per rafforzare l’inclusione finanziaria, occorrerà secondo Rösti integrare una possibilità di pagamento con una funzione di pagamento online (carta di debito o applicazione di pagamento) e l’opzione del pagamento via Internet.
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