Palestina, nuova mobilitazione al Politecnico di Zurigo
Maniere forti.
Keystone / Ennio Leanza
Studenti e studentesse contestano il supporto tecnologico dell'istituto accademico a Israele. Di nuovo allontanati dall'Università i loro colleghi a Berna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Continuano le agitazioni all’interno delle università svizzere a sostegno della Palestina. Questa mattina una cinquantina di studenti e studentesse hanno di nuovo occupato il Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Con questa mobilitazione le e i giovani hanno voluto denunciare “la problematica dell’armamento dell’esercito israeliano con tecnologia di punta dell’ETH”.
Droni e intelligenza artificiale nel mirino
La nota diffusa dai promotori dell’azione dimostrativa di Israele si riferisce in particolare alle ricerche condotte nell’ateneo elvetico sui droni, sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico (“machine learning”).
L’occupazione, hanno fatto sapere le e gli studenti, proseguirà fino a quando non saranno soddisfatte le loro richieste di boicottaggio accademico di Israele.
Nelle ultime settimane diversi altri istituti universitari elvetici, seguendo l’esempio di Losanna dello scorso 2 maggio, sono stati oggetto di analoghe dimostrazioni.
Mobilitazione anche a Berna
Sempre oggi le forze dell’ordine hanno sloggiato le e i manifestanti filo-palestinesi che erano tornati all’interno dell’Università di Berna dopo che erano stati allontanati giovedì sera dall’atrio dell’edificio principale dell’ateneo.
I vertici dell’accademia si erano opposti all’occupazione e aveva parlato di violenza da parte degli dimostranti, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.
Da parte del movimento studentesco si lamenta un uso eccessivo della forza da parte della polizia contro manifestazioni giudicate del tutto pacifiche.
Un altro edificio dell’Università di Berna era già stato occupato pacificamente il 12 maggio. La polizia aveva posto fine all’azione tre giorni dopo.
Ritorna la più grande bandiera svizzera sul Säntis
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo la mancata apparizione l'anno scorso a causa del maltempo, la bandiera rossocrociata più grande al mondo sarà nuovamente esposta sulla parete del Säntis, nelle prealpi svizzere, in occasione delle festività del 1° agosto.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La piccola è stata riposta nella notte fra mercoledì e giovedì nella "baby finestra" dell'Ospedale cantonale di Olten (Soletta). La neonata è in perfetta salute, precisa il nosocomio in una nota odierna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un uomo di 66 anni è stato ucciso domenica scorsa nel suo appartamento, situato nei pressi della stazione di Cornavin a Ginevra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ci saranno scherma, ciclismo, nuoto e forse tennis nel menù delle discipline alle quali la presidente della Confederazione Viola Amherd assisterà a Parigi, dove è giunta per l'inizio delle Olimpiadi estive.
Questo contenuto è stato pubblicato al
A poche ore dalla grande cerimonia di apertura dei giochi olimpici i treni ad alta velocità in Francia sono stati oggetto di atti di sabotaggio che hanno paralizzando la rete ferroviaria.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I piloti decidono di rientrare a Zurigo a causa di un'anomalia in cabina. Nessun problema per equipaggio e passeggeri/e.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Unità speciali dei corpi di polizia cantonali saranno impiegati, su richiesta delle autorità francesi, nei servizi di sicurezza alle Olimpiadi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Ministero pubblico dei Grigioni ha incriminato cinque persone, accusate di omicidio colposo plurimo in relazione alla frana di Bondo, che nel 2017 causò otto vittime.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I geologi misurano le vibrazioni per accertarne la stabilità malgrado l’erosione. Si pensa in particolare alla sicurezza dei turisti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Occupazione filo-palestinese, sgomberata l’Università di Basilea
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia di Basilea Città ha sgomberato nella mattinata di lunedì un edificio dell'Università di Basilea occupato da attivisti e attiviste filo-palestinesi. Lo ha annunciato la stessa polizia cantonale tramite un post su X (ex Twitter).
Proteste pro-Palestina: sospesa occupazione Università di Neuchâtel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il collettivo di simpatizzanti pro-Palestina ha accettato ieri sera verso le 22.00 di sospendere l’occupazione dell’auditorium Jeunes-Rives dell’Università di Neuchâtel (UniNE) durante la notte per avviare un dialogo con il rettorato. Stamani si vedono ancora degli striscioni, ma la porta dell’auditorium è chiusa. “Abbiamo compiuto un passo accettando di sospendere (l’occupazione) nella notte ma il…
Proteste pro-Palestina: Uni Losanna, terminata occupazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
È finita l’occupazione dell’edificio Géopolis dell’Università di Losanna (UNIL) da parte di manifestanti pro-Palestina. Il dialogo tra l’ateneo e il collettivo studentesco ha infatti permesso di raggiungere un accordo. Lo comunica oggi la stessa università romanda. In risposta alle rivendicazioni del gruppo, la direzione si impegna a creare una cellula di esperti. Essa valuterà le…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.