Paléo, edizione riuscita nonostante la meteo instabile
Nonostante la pioggia che ha reso "stressante" la 48esima edizione, il Paléo Festival di Nyon chiude con un bilancio molto positivo, forte dei suoi 250'000 spettatori e già proiettato verso il 2025 con il tema della Scandinavia.
Bilancio “molto positivo” per il Paléo Festival di Nyon (canton Vaud) che si è concluso domenica. Il suo fondatore e presidente Daniel Rossellat ammette tuttavia di aver vissuto una 48esima edizione “un po’ stressante” a causa della “protagonista” della settimana, la pioggia.
“Come tutte le star, la pioggia è stata imprevedibile e capricciosa”, ha detto. L’ultima edizione piovosa risale al 2019. Se l’evento si è svolto più o meno tra una goccia e l’altra durante quattro giorni, la sera di sabato è stata ben bagnata dalla pioggia.
La meteorologia non ha scoraggiato il pubblico – 250’000 spettatori in sei giorni – né ha smorzato gli animi: “Abbiamo visto persone bagnate fradice, ma felici”, ha detto Rossellat.
Nel complesso, i concerti hanno registrato un’ottima affluenza, ha indicato Rossellat, aggiungendo che dal punto di vista della sicurezza, “nessun grave problema” ha compromesso il più grande openair della Svizzera.
L’anno prossimo la 49esima edizione si svolgerà dal 21 al 26 luglio. Gli organizzatori hanno già annunciato che il Village du Monde renderà omaggio alla Scandinavia dopo il Maghreb quest’anno. Il palco di Belleville, dedicato alla musica elettronica, sarà modificato ma manterrà “lo stesso spirito”.
Secondo Rossellat, non sono previste innovazioni significative per il 2026. “Ci teniamo qualche asso nella manica per il 50esimo anniversario nel 2027”, ha promesso.
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