Gli ospedali svizzeri chiedono più celerità nel riconoscimento dei diplomi dei medici stranieri
Da anni la Svizzera è confrontata con una carenza di personale medico.
Keystone-SDA
Il riconoscimento dei diplomi rilasciati a medici stranieri è troppo lento. È il grido d'allarme lanciato dall'associazione degli ospedali svizzeri H+, secondo cui tali ritardi non permettono di colmare per tempo le lacune a livello di personale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
I medici stranieri che desiderano lavorare in un ospedale svizzero devono attualmente attendere mesi prima che i loro diplomi vengano riconosciuti, indica in una nota H+. Ciò è dovuto all’aumento delle richieste e a imprevisti ritardi da parte dell’ufficio competente.
Tale situazione è insostenibile, secondo l’associazione. Se i nosocomi non fossero in grado di sostituire tempestivamente i professionisti in pensione, ciò metterebbe a rischio la sicurezza dell’assistenza sanitaria.
Il riconoscimento di un diploma straniero non dovrebbe richiedere più di due o tre mesi, a parere di H+, secondo cui è necessario un “rapido ritorno” a una “procedura funzionante in modo permanente” che soddisfi le esigenze dei datori di lavoro, dei richiedenti e delle autorità.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
La soluzione alla penuria di medici in Svizzera? Una rivoluzione del sistema
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il problema della mancanza di medici in Svizzera è noto da anni, e le soluzioni temporanee non bastano più.
Da parte sua, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha spiegato a Keystone-ATS che un aumento imprevedibile del numero di domande e assenze non previste di personale sono all’origine dei ritardi attuali. A causa delle misure di risparmio, inoltre, non è stato possibile rimpolpare l’organico a breve termine. Al momento, l’UFSP sta lavorando alacremente per risolvere il problema.
Nell’ambito delle possibilità finanziarie, saranno aumentate le risorse umane, semplificati i processi e promossa la digitalizzazione, scrive l’UFSP, secondo cui “entro la fine dell’anno il ritardo dovrebbe essere recuperato e i tempi di elaborazione dovrebbero tornare stabilmente al di sotto dei tre mesi”.
Circa sei mesi di tempo
La Commissione delle professioni mediche (MEBEKO), che fa capo all’UFSP, è responsabile dell’esame delle domande dei medici stranieri. Essa esamina ogni domanda singolarmente. A seconda del Paese di provenienza e del dossier, ciò può richiedere molto tempo. La sicurezza dei pazienti deve essere garantita, sottolinea l’UFSP.
La MEBEKO è consapevole che il ritardo può causare difficoltà ai medici e alle strutture sanitarie, stando all’UFSP. Per facilitare la pianificazione, la commissione fornisce informazioni sui tempi di elaborazione previsti sul suo sito web.
Per le richieste scritte, il ritardo è attualmente di quasi quattro settimane, secondo quanto riportato sul sito. Ci vogliono circa tre mesi prima che ai richiedenti venga confermata la ricezione dei loro documenti; l’elaborazione completa di un caso richiede circa sei mesi. Il supporto telefonico non è temporaneamente disponibile.
Rilasciare “autorizzazioni d’emergenza”
H+ chiede aiuto ai Cantoni e alla Conferenza delle direttrici e direttori cantonali della sanità (CDS) per i tempi di attesa. Essi dovrebbero trattare immediatamente i casi critici e rilasciare “autorizzazioni d’emergenza”.
Secondo la legge sulle professioni mediche, la MEBEKO è competente per il riconoscimento dei diplomi e dei titoli di formazione continua stranieri, ribatte il portavoce della CDS Tobias Bär. I Cantoni non hanno alcuna competenza giuridica in questo settore. È di loro competenza invece il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio della professione.
I requisiti per ottenerli sono un diploma federale e un titolo di formazione continua federale oppure un diploma straniero riconosciuto e un titolo di formazione continua straniero riconosciuto. “Se i Cantoni rilasciassero autorizzazioni all’esercizio della professione senza che vi siano i corrispondenti riconoscimenti dei diplomi o dei titoli di formazione continua stranieri, agirebbero in modo illegale”, sottolinea Bär.
Sandoz: “nemmeno con dazi del 250% produrremo negli Usa”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sandoz non ha intenzione di produrre i suoi medicinali negli Stati Uniti, nemmeno se il presidente americano Donald Trump metterà in pratica la minaccia di imporre dazi del 250% alla imprese farmaceutiche: lo afferma il Ceo Richard Saynor.
Gran San Bernardo: chiusure notturne per tunnel e passo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Gran San Bernardo - sia il traforo che il passo - sarà completamente chiuso al traffico di transito per un totale di nove notti nelle prossime settimane, dalle 23:00 alle 6:00.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Associazione traffico e ambiente (ATA) ha depositato una petizione contro le restrizioni al limite di velocità di 30 km/h nei centri abitati.
Coazione sessuale: condannato a 18 mesi ex cappellano di un collegio ticinese
Questo contenuto è stato pubblicato al
La pena inflitta giovedì al sacerdote dalla Corte delle assise criminali di Lugano è decisamente inferiore rispetto a quella richiesta dall’accusa.
Firme false, la Cancelleria federale elabora un codice di condotta
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Cancelleria federale vuole mettere un freno agli scandali legati alle firme false per iniziative e referendum. Dopo quattro tavole rotonde, ha preparato un codice di condotta - giuridicamente non vincolante - destinato alle società che raccolgono firme a pagamento.
SSR, da novembre pubblicità anche in modalità “replay”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal mese di novembre chi guarderà la televisione sui canali della SSR non potrà sfuggire alla pubblicità, neppure in modalità "replay". Lo ha annunciato oggi l'azienda radiotelevisiva precisando che la misura viene introdotta in collaborazione con i distributori.
Identificato il bambino responsabile dell’incidente mortale in piscina nel canton Neuchâtel
Questo contenuto è stato pubblicato al
È stato identificato il ragazzino che, tuffandosi dal trampolino di cinque metri, è caduto addosso a un 67enne, uccidendolo, alla piscina Les Mélèzes a La Chaux-de-Fonds (NE). Si tratta di un cittadino svizzero di otto anni.
Si apre in Ticino il processo a un sacerdote accusato di abusi sessuali
Questo contenuto è stato pubblicato al
È iniziato giovedì il processo contro un sacerdote 56enne, ex cappellano del collegio Papio di Ascona, arrestato un anno fa con l’accusa di abusi sessuali su minori.
Blatten riparte con hotel provvisorio e nuovi alloggi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Lötschental punta a un hotel provvisorio per Natale e a nuovi alloggi sociali per chi ha perso tutto, mentre Blatten prevede un ritorno graduale alla normalità entro il 2029 dopo la frana che ha dimezzato la capacità turistica della valle.
La popolazione svizzera utilizza regolarmente più di una lingua
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quasi i due terzi della popolazione svizzera utilizza regolarmente più lingue. Lo indica uno studio pubblicato oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), nel quale si precisa che l'inglese occupa una posizione di rilievo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.