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Coronavirus, “Un’unica grande ondata”

Una venditrice nel centro commerciale ginevrino di Balexert
Una venditrice con la mascherina nel centro commerciale ginevrino di Balexert Keystone / Salvatore Di Nolfi

Lo scenario della pandemia mondiale potrebbe mutare radicalmente se troveranno conferma le ultime dichiarazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Secondo la portavoce dell’agenzia internazionale Margaret Harris il coronavirus non è stagionale, come altre comuni infezioni alle vie respiratorie ma si diffonde essenzialmente “in un’unica grande ondata che va su e giù”

 “Si tratta di un nuovo virus che si comporta in modo diverso”, ha dichiarato la rappresentante dell’Oms Margaret Harris nel corso di un briefing virtuale a Ginevra, che ha sollecitato l’adozione di misure specifiche per rallentare la diffusione del Covid-19 che in questa fase avviene principalmente attraverso raduni di massa.

“La cosa migliore è appiattire” questa grande ondata “e trasformarla in qualcosa che sfiori appena i nostri piedi”, ha precisato la portavoce dell’organizzazione sanitaria.

Mascherina nei negozi anche a Ginevra

Intanto in Svizzera, sul fronte del contrasto della pandemia, c’è da segnalare l’introduzione dell’obbligo della mascherina nei negozi, dopo Giura e Vaud, anche nel Canton Ginevra, dove i contagi sono tornati ad aumentare significativamente., come indica il servizio del TG.

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Nell’ultima settimana nel cantone romando, dove è stata raggiunta la quota di 1’200 contagi su 100’000 abitanti, sono state conteggiate circa 200 infezioni e 1’200 persone sono state messe in quarantena.

La prescrizione vige anche in tutte le aree dell’aeroporto di Cointrin (allo scalo internazionale di Zurigo-Kloten non è previsto invece alcun obbligo generale) e negli edifici degli ospedali universitari del cantone.

Dal 6 luglio l’uso della mascherina è obbligatorio sui mezzi trasporti pubblici in tutta la Svizzera e norme analoghe valgono per il personale nel settore della ristorazione.

Un contagio su quattro è importato

Ma preoccupano anche i contagi importati: una nuova infezione su quattro, indica la task force di esperti insediata dal governo federale, ha origine all’estero e per questo motivo viene avanzata la proposta di effettuare test sistematici sui passeggeri in entrata agli aeroporti, analogamente a quanto avviene in Germania per le persone provenienti dalle aree a rischio. Sulla questione, che non riguarda le frontiere terrestri, potrebbe esprimersi a breve il Consiglio federale.

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