Omologato un nuovo farmaco contro l'Alzheimer
Nuova speranza per i malati di Alzheimer: la Food and Drug Administration (Fda), l’ente statunitense di controllo dei medicinali, ha dato via libera al primo farmaco per combattere la malattia sviluppato in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato il 08 giugno 2021 - 13:08Erano 20 anni che non veniva approvata una terapia per combattere la malattia degenerativa del cervello.
Tuttavia, la decisione della Fda è stata presa nonostante l'opposizione della commissione indipendente di esperti dell'agenzia e di altri esperti in materia di Alzheimer secondo i quali non ci sono prove sufficienti che dimostrino che il farmaco possa davvero aiutare i pazienti.
Chiesta l'omologazione anche in Svizzera
Alzheimer Svizzera ha accolto con favore la decisione, ricordando come nella Confederazione si contano circa 144’000 malati. Il morbo di Alzheimer à la forma di demenza più diffusa, ne soffrono a livello globale più di 50 milioni di persone, cifra destinata al raddoppio da qui al 2050. L'azienda produttrice del farmaco, la Biogen, ha presentato domanda di omologazione a Swissmedic in aprile, ma ci vorrà qualche mese per un responso.
End of insertionIl farmaco consiste in una iniezione al mese per via endovenosa che nella terapia contro l'Alzheimer contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia. Si tratta del primo trattamento che interessa il corso della malattia e non si limita ad aggredire i sintomi della demenza.
Il nome commerciale del preparato è Aduhelm; secondo l’ente statunitense ci sono prove che riduca le placche di proteina beta-amiloide che si accumulano nel cervello, fatto che fa ragionevolmente prevedere un ingente beneficio per chi è colpito dal morbo.
Nel marzo del 2019 la sperimentazione fu sospesa perché il farmaco, somministrato una volta al mese, non sembrava rallentare granché il deterioramento cognitivo e della memoria. Successivamente, il produttore Biogen ha scoperto che l'efficacia aumenta a dosi più alte. La FDA ha quindi ritenuto di procedere all'approvazione in via d'urgenza anche se dovranno essere condotte ulteriori sperimentazioni.
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