La televisione svizzera per l’Italia
macron e trump

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

La Svizzera potrebbe ospitare un incontro tra il presidente russo e quello ucraino. È quanto auspica il presidente francese Emmanuel Macron. Il ministro degli affari esteri elvetico Ignazio Cassis si è affrettato a manifestare l'interesse della Confederazione per questa missione.

In questa selezione di notizie parleremo anche di una campagna pubblicitaria di Swatch al centro di una polemica in Cina e della partecipazione di diversi svizzeri all'estero alla Festa federale di lotta svizzera.

Buona lettura!

zelensky davanti a trump e macron
Emmanuel Macron auspica un incontro tra Russia e Ucraina in territorio elvetico. Copyright 2025 The Associated Press. All Rights Reserved

Il presidente francese Emmanuel Macron chiede che l’incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin si svolga a Ginevra. I presidenti ucraino e russo hanno entrambi confermato la loro disponibilità a incontrarsi.

Il capo di Stato francese ha dichiarato, in un’intervista al canale televisivo LCI, che esiste una “volontà collettiva” affinché l’incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin si tenga in Europa. “Sarà in un Paese neutrale, quindi forse la Svizzera, io propendo per Ginevra, o un altro Paese. L’ultima volta che ci sono stati colloqui bilaterali è stato a Istanbul”, ha ricordato.

La Svizzera è “prontissima” a ospitare un vertice tra Russia e Ucraina, ha dichiarato il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis, sottolineando il know-how elvetico in questo campo. “Credo al 200% nell’organizzazione di questo vertice e ne discutiamo da tempo”, ha affermato durante un’apparizione congiunta con il suo omologo italiano Antonio Tajani, in visita a Berna.

Ignazio Cassis ha precisato che offrirebbe “l’immunità” al presidente russo Vladimir Putin, nonostante la sua incriminazione davanti alla Corte penale internazionale, a condizione che venga “per una conferenza di pace”. Da parte sua, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha sottolineato che Roma rimane disponibile per l’organizzazione di un vertice, ma che l’Italia “sostiene” Ginevra.

operaio impresa edile al lavoro
Per il settore industriale, Travail.Suisse ha tenuto conto dei dazi doganali del 39% imposti da Trump (immagine illustrativa). Keystone / Salvatore Di Nolfi

Con la fine delle vacanze estive inizia il periodo delle trattative salariali. Oggi l’organizzazione mantello dei lavoratori dipendenti in Svizzera Travail.Suisse ha formulato le sue richieste: chiede un aumento salariale medio del 2% nel 2026.

Secondo l’organizzazione mantello sindacale, questo incremento dovrebbe compensare l’aumento del costo della vita e porre fine al ritardo salariale accumulato negli ultimi anni. Thomas Bauer, responsabile della politica economica di Travail.Suisse, constata che i salari reali sono diminuiti notevolmente in molti settori nel 2022 e nel 2023. La situazione è stata certamente in parte corretta nei due anni successivi, ma ciò non è sufficiente, sottolinea.

L’Unione padronale svizzera ha reagito sulla piattaforma X: ritiene esagerate le rivendicazioni salariali dei sindacati, soprattutto alla luce delle nuove tasse doganali statunitensi sulle esportazioni svizzere. Chiede che le trattative salariali siano condotte “con moderazione”, ritenendo che il 2025 non sarà un anno normale. Si tratta di preservare il maggior numero possibile di posti di lavoro.

Le aziende svizzere prevedono un aumento salariale medio dell’1,3% per il prossimo anno, secondo un sondaggio pubblicato lunedì dal Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo (KOF). Dopo aver dedotto l’inflazione prevista dallo 0,5% dal KOF, i dipendenti beneficerebbero quindi di un aumento salariale reale di circa lo 0,8%.

aschermata con pubblicità swatch
La polemica sulla pubblicità di Swatch ha fatto il giro del mondo. Keystone / Christian Beutler

Swatch ha ritirato una campagna pubblicitaria in tutto il mondo. Il marchio era stato accusato di razzismo in Cina, con ripercussioni sul suo titolo alla Borsa svizzera.

Un modello che tira gli angoli degli occhi per allungarli, mentre sfoggia un orologio Swatch al suo polso. Questa immagine pubblicitaria per la collezione Swatch Essentials ha particolarmente scandalizzato il pubblico cinese. Il marchio ha dovuto affrontare una valanga di commenti negativi sui social network.

Questo gesto è stato usato per discriminare tutti gli asiatici, e non solo i cinesi, per decenni. È risaputo che questo limite non dev’essere superato”, ha commentato un utente su Instagram. Molte altre persone definiscono la pubblicità “razzista” e “discriminatoria”.

Dopo aver ritirato la campagna, l’iconico marchio del gruppo con sede a Bienne ha presentato le sue “più sincere scuse per qualsiasi disagio o malinteso che ciò possa aver causato”. Alla Borsa svizzera, Swatch è stato uno dei maggiori perdenti della giornata di martedì, con un calo di oltre il 3% del suo corso.

circolo di segatura
A Mollis, lunedì sono stati allestiti i sette circoli di segatura per accogliere i 274 lottatori che si sfideranno alla Festa federale di lotta svizzera e giochi alpestri. Keystone / Gian Ehrenzeller

Sei svizzeri residenti all’estero parteciperanno quest’anno alla Festa federale di lotta svizzera e giochi alpestri, che si terrà questo fine settimana a Mollis, nel canton Glarona.

Saranno 274 i lottatori che si sfideranno questo fine settimana nel cantone di Glarona. Tra loro ci sono sei svizzeri residenti all’estero: gli statunitensi Connor Treat, Brendan Spahr, Marshall Brockway e Peter Ming, nonché i canadesi Martin Mathis e Thomas Badat, rivela il quotidiano bernese Berner Zeitung.

Thomas Badat aveva già partecipato alla Festa federale di lotta svizzera del 2022 a Basilea Campagna. Lo svizzero di 28 anni è nato in Québec, ma i suoi genitori sono originari di San Gallo. “In famiglia parliamo svizzero tedesco e seguiamo ancora molte tradizioni svizzere, come il jass, ma anche la lotta. Mio padre praticava la lotta e anch’io la pratico”, aveva confidato al quotidiano Le Temps.

La Festa federale di lotta, organizzata ogni tre anni, è una delle principali feste popolari della Svizzera. Una delle sue grandi particolarità è che non ci sono medaglie, coppe o premi in denaro. Il vincitore, tuttavia, non se ne va a mani vuote: vince un toro!

studenti vallesani depositano i loro cellulari in un "garage per telefoni"
Keystone / Jean-Christophe Bott

Foto del giorno

Studentesse vallesane depositano i loro cellulari in un “garage per telefoni” prima dell’inizio delle lezioni a Naters, nell’Alto Vallese. Il Cantone vieta l’uso dei telefoni cellulari in tutte le scuole.

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