Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
oggi parliamo di un anniversario. Esattamente 20 anni fa, il primo di agosto 2004, veniva inaugurata la "nuova" Piazza federale, con i caratteristici giochi d'acqua. Fino allora la piazza era un parcheggio per automobili…
Oggi Piazza federale, un’area di 2'200 metri quadrati rivestiti di 3600 lastre di granito estratte da una cava di Vals, neri Grigioni, è attraversata da fasce luminose e completata con 26 (come il numero di Cantoni) getti d'acqua che, specie in estate, si trasformano in vere e proprie docce per turisti accaldati e bambini in cerca di divertimento.
La seconda medaglia per la Svizzera alle Olimpiadi di Parigi arriva dal triathlon femminile: Julie Derron conquista la medaglia d’argento .
Come scrive la RSI, “dalle acque torbide della Senna è emerso un altro metallo per la Svizzera, quello d’argento!” La zurighese Julie Derron ha offerto una prova maiuscola ed è giunta seconda nel triathlon femminile regalando così alla Svizzera la seconda medaglia di Parigi 2024 dopo il bronzo di Audrey Gogniat nel tiro.
La zurighese ha tagliato il traguardo 6 secondi dopo la francese Cassandre Beaugrand, che ha concluso le tre prove in 1h54’55”, e davanti alla britannica Beth Potter. Il tutto al termine di una gara andata in scena dopo le polemiche relative alle condizioni del fiume parigino e agli annullamenti degli allenamenti.
Uscita dall’acqua in 15esima posizione dopo i 1,5 km di nuoto, Derron è riuscita a inserirsi nel folto gruppo di inseguitrici al secondo dei sette giri in bicicletta. La rossocrociata ha poi rotto gli indugi nella corsa. Ma all’ultimo giro la francese Beaugrand ha piazzato la zampata utile per agguantare l’oro.
- La notizia sul portale della RSICollegamento esterno dove si possono vedere le fasi finali della corsa.
- Le migliori possibilità di medagli per la Svizzera: i pronostici di tio.chCollegamento esterno.
- La Svizzera è pronta per le Olimpiadi. Un approfondimento del collega Thomas Stephens su swissinfo.ch.
Nonostante un secondo trimestre negativo, la Banca nazionale svizzera chiude il semestre con un utile miliardario.
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha chiuso i conti del secondo trimestre con una perdita di 2,0 miliardi di franchi. Lo ha comunicato la BNS questa mattina. Grazie al forte utile realizzato nei primi tre mesi, pari a 58,8 miliardi, il semestre termina comunque con un consistente profitto di 56,8 miliardi di franchi.
Malgrado l’andamento positivo, l’attesa distribuzione di utili alla Confederazione e ai Cantoni nel prossimo anno resta ancora incerta: secondo i calcoli degli economisti di UBS, per arrivare a una distribuzione minima l’utile annuale della BNS dovrebbe essere di 65 miliardi di franchi e per un versamento massimo addirittura di 105 miliardi.
I forti risultati del primo semestre non possono essere proiettati sul resto dell’anno: se nella seconda metà dell’anno la Federal Reserve statunitense e la Banca centrale europea taglieranno i loro tassi di interesse di riferimento è probabile che la moneta elvetica si apprezzi notevolmente rispetto all’euro e al dollaro, cosa che rappresenta un rischio considerevole per il risultato della BNS.
- I risultati della BNS in un contributo della RSICollegamento esterno.
- Dove vanno i miliardi della BNS? Un approfondimento del collega Armando Mombelli su swissinfo.ch.
- Compiti e obiettivi della BNSCollegamento esterno.
Swiss nel primo semestre dell’anno ha registrato un aumento del fatturato ma calano gli utili.
Swiss ha trasportato più passeggeri nel primo semestre, ma a causa dell’accresciuta concorrenza i viaggiatori hanno pagato meno: per la compagnia aera questo si è tradotto in una redditività in calo e un fatturato in aumento. Tra gennaio e giugno i ricavi si sono attestati a 2,7 miliardi di franchi, il 6% in più dello stesso periodo del 2023. L’utile di esercizio è sceso del 22% a 264 milioni.
Swiss comunica che i passeggeri trasportati nel primo semestre hanno raggiunto 8,5 milioni (+12%), i voli sono saliti a quota 69’000 (+13%). La compagnia elvetica opera con 87 aerei propri per servire numerose destinazioni. L’organico (arrotondati al centinaio) è di 8600 dipendenti, di cui 1300 piloti, 4200 assistenti di volo e 3200 impiegati a terra.
Ricordiamo che Swiss è nata nel 2002 dalle ceneri di Swissair, allora insolvente dopo il grounding del 2 ottobre 2001, come nuova compagnia che ha sfruttato l’involucro societario del vettore regionale Crossair. L’azienda è stata quindi acquistata nel luglio 2007 dal colosso tedesco Lufthansa.
- La notizia sul portale della RSICollegamento esterno.
- Nominato il nuovo Ceo di Swiss. L’articolo sul Corriere del Ticino.
- Swiss supera le cifre pre-Covid. Su tio.chCollegamento esterno.
Impennata in Svizzera dei casi di pertosse. Le autorità invitano a proteggere i neonati con la vaccinazione.
Dopo un calo significativo – registrato negli anni della pandemia – in Svizzera si registra un’impennata dei casi di pertosse. Siamo ora a oltre 6’000 casi verificati. Il doppio dello scorso anno. Per questo l’Ufficio federale della sanità invita a proteggere soprattutto i neonati che possono incorrere in complicazioni molto gravi. Tanto che la malattia, nei più piccoli, può avere un decorso letale.
Cos’è la pertosse? Si tratta di una tosse persistente e molesta che rovina il sonno e tanto forte da portare a conati di vomito. Questo per settimane. Minacciati sono soprattutto i neonati. È nei primi mesi di vita che l’infiammazione batterica può portare anche alla morte, se non è curata con antibiotici.
I casi letali sono oggi rari, grazie al vaccino che viene somministrato in combinazione con altri già in tenera età. In Svizzera oltre il 95% per cento dei bambini viene vaccinato. Un valore stabile da oltre 50 anni e da allora la mortalità infantile – dovuta alla pertosse – è crollata, ma non bisogna abbassare la guardia afferma lo specialista.
- La notizia sull’aumento della pertosse nell’articolo della RSICollegamento esterno.
- Boom di pertosse in Svizzera. Lo scriveva già a maggio il Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- Aumentano anche i casi di morbillo in Svizzera. Su tio.chCollegamento esterno.
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