La televisione svizzera per l’Italia
Nazionale di calcio

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

c’è poco da essere modesti: anche chi, come la sottoscritta, del calcio non è gran che appassionata, si è ritrovato a sperare nel passaggio ai quarti di finale di questi Europei 2024. Invece, la strada della Nazionale svizzera per il podio è stata interrotta ai rigori degli ottavi, dove a spuntarla è stata l’Inghilterra.

Nulla però toglierà la soddisfazione della vittoria dei Davide rossocrociati contro l’Italia-Golia, proprio come accadde nell'europeo precedente contro la Francia. A confermare il grande appagamento dato dai calciatori elvetici, ci sono le centinaia di persone che si sono radunate a Zurigo per festeggiare la squadra di ritorno dalla Germania. Vi lascio ora alle altre notizie del giorno.

Buona lettura!

+ Da subito potete seguirci anche tramite il nostro canale Telegram (cliccando su questo link o cercando “tvsvizzera” direttamente nell’app), sul quale troverete le notizie che vengono pubblicate sul nostro sito.

settore alberghiero e della ristorazione
Secondo il KOF più di un terzo delle aziende della ristorazione segnala un aumento della domanda rispetto all’anno precedente e il 40% delle vendite. Keystone / Urs Flueeler

Il settore alberghiero e quello della ristorazione, in Svizzera, sono in buona salute: il lavoro non manca, ma il personale sì. Ciò nonostante, sindacati e associazioni padronali non trovano un accordo per migliorare le condizioni di lavoro dei e delle dipendenti.

Le trattative per un adeguamento dei salari minimi nel settore per il prossimo anno sono infatti fallite. I sindacati e le associazioni dei lavoratori criticano le associazioni padronali per non essere disposte ad innalzare i salari minimi a un livello equo. I rappresentanti del personale ricorreranno quindi al tribunale arbitrale per ottenere di più.

Dopo quattro tornate negoziali, le parti sociali non sono riuscite a trovare un’intesa, precisano Hotel & Gastro Union, UNIA e Syna in un comunicato congiunto. “I rappresentanti dei datori di lavoro non sono disposti a concedere aumenti salariali dignitosi”, malgrado il settore goda di ottima salute, si legge nella nota. Il 2023 è stato un anno record per i pernottamenti e anche per il 2024 le previsioni sono eccellenti. Secondo il barometro congiunturale KOF più di un terzo delle aziende della ristorazione segnala un aumento della domanda rispetto all’anno precedente e un incremento delle vendite del 40%.

Secondo l’Ufficio federale di statistica, dal 2017 i salari reali nell’industria alberghiera e della ristorazione continuano a diminuire a causa del rincaro, dei premi della casse malati e degli aumenti degli affitti. Visto l’atteggiamento intransigente delle associazioni dei datori di lavoro, Hotel & Gastro Union, UNIA e Syna si sono rivolte al tribunale arbitrale che dovrà quindi pronunciarsi sui salari minimi del prossimo anno, conclude il comunicato.

scorie
Keystone / Michael Buholzer

In Svizzera ci sono tre siti in meno per lo stoccaggio di scorie radioattive a bassa e media intensità.

Quelli situati nelle aree di ubicazione Giura Sud (tra i Cantoni Soletta e Argovia), Südranden (Canton Sciaffusa) e Wellenberg (Canton Nidvaldo) sono infatti stati cancellati dal Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi. In queste zone non verranno più pianificati depositi per scorie radioattive, precisa il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) in una nota odierna.

A seguito di indagini approfondite richieste dal Consiglio federale è emerso che questi siti presentano chiari svantaggi rispetto alle aree di ubicazione restanti, vale a dire Giura Orientale (Canton Argovia), Lägern Nord (tra Argovia e Zurigo) e Zurigo Nordest (tra Turgovia e Zurigo).

Nel 2022 la Società cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive (NAGRA) ha giudicato l’area di ubicazione Lägern Nord come la più idonea per ospitare un deposito in strati geologici profondi. Il prossimo mese di novembre verrà trasmessa alla Confederazione la domanda di autorizzazione di massima.

Lockheed Martin F-35A caccia da combattimento.
Il Lockheed Martin F-35A caccia da combattimento. Keystone / Peter Klaunzer

Malgrado il bilancio dell’esercito non navighi in acque tranquille, la revisione del propulsore dei 36 aerei da combattimento F-35 che ha acquistato dal produttore statunitense Lockheed Martin dovrà essere pagata dalla Confederazione.

Inizialmente diramata dal Blick, la notizia è stata oggi confermata dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).

Il portavoce di Armasuisse, Kaj-Gunnar Sievert, ha dichiarato ieri sera al programma radiofonico della SRF “Echo der Zeit” che l’intervento sui caccia dovrà essere pagato dal cliente, che in questo caso è la Svizzera. Secondo Sievert non è ancora possibile stimare l’entità dei costi aggiuntivi, ma essi non rappresentano “un rischio finanziario” per la Confederazione, ha assicurato.

I cittadini e le cittadine svizzere avevano approvato l’acquisto di nuovi aerei da combattimento con una votazione nel settembre 2020. Il 50,1% dei e delle votanti si era detto favorevole. Il costo dei 36 F-35 è di sei miliardi di franchi, escludendo appunto gli interventi di manutenzione.

Caso Mike
L’avvocato della famiglia della vittima non ha rilasciato dichiarazioni. Ma ha sempre lasciato intendere che sarebbe andato fino alla Corte europea dei diritti dell’uomo, passando prima per il Tribunale federale. Keystone / Valentin Flauraud

Confermata in appello l’assoluzione dei sei agenti di polizia di Losanna, accusati di omicidio colposo e abuso di autorità per la morte di Mike Ben Peter, cittadino nigeriano di 39 anni che nel 2018 morì per arresto cardiaco dopo essere stato fermato con violenza per un controllo antidroga.

Dopo tre giorni di udienze in un’aula gremita, i tre giudici della Corte d’appello del Tribunale cantonale vodese hanno stabilito oggi che i sei agenti della polizia municipale di Losanna hanno agito in modo proporzionato quando hanno fermato l’uomo. I poliziotti sono già stati assolti in primo grado nel giugno 2023.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il 39enne, che al momento del fermo nascondeva in bocca palline di cocaina, si è battuto contro il suo arresto. Per contenerlo, la polizia lo ha malmenato prima di immobilizzarlo a pancia in giù e ammanettarlo. Le perizie hanno poi dimostrato che il fermo in posizione prona non basta, da solo, a spiegare la morte dell’uomo.

L’avvocato della famiglia ha però annunciato in passato che, in caso di assoluzione, valuterà se proseguire la battaglia legale fino al Tribunale federale e alla Corte di Strasburgo. La famiglia stessa e il collettivo Kiboko hanno intanto organizzato una manifestazione per sabato 13 luglio.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR