La televisione svizzera per l’Italia
studi ssr

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

le automobili, oggigiorno, sono sempre più grandi e questo porta problemi di spazio dal momento in cui i parcheggi, invece, hanno tendenzialmente sempre la stessa grandezza. Quante e quanti di noi si sono già trovati nella situazione di fare un'infinità di manovre nel tentativo di non urtare le macchine che ci stanno alle estremità di un laterale?

La città di Basilea, in un certo senso, corre ai ripari e diventa la prima città svizzera a introdurre una scala di tariffe annuali di parcheggio che va in base alla lunghezza del veicolo. Dal 1° gennaio 2025, chi possiede un'auto di lunghezza inferiore a 3,9 metri pagherà 332 franchi all'anno. Per i veicoli di media lunghezza, il prezzo sarà di 422 franchi all'anno. Le auto più lunghe di 4,9 metri costeranno 512 franchi.

Vi lascio ora alle altre notizie del giorno. Buona lettura! 

+ Da subito potete seguirci anche tramite il nostro canale Telegram (cliccando su questo link o cercando “tvsvizzera” direttamente nell’app), sul quale troverete le notizie che vengono pubblicate sul nostro sito. . 

gruppo di persone
Viola Amherd e il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis (secondo da sinistra) alla conferenza sul Bürgenstock. FDFA/POOL/Pascal Lauener

Alcune settimane prima della conferenza sull’Ucraina organizzata all’hotel Bürgenstock, le autorità svizzere hanno arrestato una presunta spia russa.  

L’uomo, accreditato a Berna come diplomatico, era in possesso di contatti attraverso i quali ha tentato di procurarsi armi e sostanze pericolose in diverse località della Svizzera. La notizia, anticipata dalle testate del gruppo Tamedia, è stata confermata ieri dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC). Il timore è che intendesse organizzare un attentato in occasione del raduno internazionale. 

Le indagini in questione non rappresentano un caso isolato, ha sottolineato alla stampa il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler. Blättler ha giustificato la cauta comunicazione riguardo a questioni legate allo spionaggio affermando che gli interessi coinvolti nei reati contro la sicurezza dello Stato sono diversi da quelli in altri reati. “Se non diciamo nulla, non significa che non facciamo nulla”. 

La minaccia per la Svizzera derivante dallo spionaggio straniero, in particolare russo e cinese, è elevata, ha dichiarato una portavoce del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Secondo il SIC, uno dei motivi è che molte organizzazioni internazionali hanno sede in Svizzera. 

studi ssr
sda-ats

Il canone radiotelevisivo dovrebbe essere diminuito da 335 a 300 franchi entro il 2029. È questa la controproposta del Consiglio federale all’iniziativa popolare che chiede invece di abbassare il contributo a 200 franchi l’anno. 

Secondo il Governo, quest’ultima riduzione è eccessiva e avrebbe conseguenze troppo gravi per l’offerta della SSR e per il suo radicamento nelle regioni linguistiche, si legge in una nota odierna. Davanti ai media, il consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento federale delle comunicazioni ha dichiarato che, se l’iniziativa dovesse essere accolta dal popolo, “ciò rappresenterebbe un forte attacco alla struttura della SSR, così come all’intera piazza mediatica elvetica”. 

L’esecutivo intende tuttavia fare un passo in favore delle economie domestiche e le imprese. Propone pertanto il progressivo alleggerimento del canone radiotelevisivo a carico delle economie famigliari che avverrebbe in due tappe: “dal 2027 verrà portato da 335 a 312 franchi, per poi passare a 300 franchi dal 2029”. Il Governo intende inoltre correggere le condizioni di assoggettamento al canone delle imprese, che dovranno pagare la quota a partire da un fatturato annuo di 1,2 milioni di franchi (attualmente va dai 500’000). 

Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha pure prorogato l’attuale concessione alla SSR fino al 2028, ma aspetterà l’esito della votazione popolare prima di rilasciarne una nuova. 

Medico e paziente
Di fronte all’aumento dei costi della sanità, parte della popolazione svizzera ha difficoltà a pagare i premi dell’assicurazione malattia. Keystone / Gaetan Bally

Considerate ormai obsolete, le tariffe per le cure ambulatoriali in vigore dal 2004 (TARMED) saranno sostituite nel 2026 dalla nuova struttura tariffale per singola prestazione TARDOC e da una struttura tariffale con importi forfettari. 

“Dopo anni di blocchi fra i partner tariffali finalmente con la decisione odierna è stato fatto un passo in avanti importante”, ha dichiarato ai media la ministra della sanità, Elisabeth Baume-Schneider, che ha parlato di importanti progressi compiuti negli ultimi anni e del desiderio del Parlamento di vedere introdotti al più presto i forfait per le cure ambulatoriali da cui si attendono importanti risparmi. 

Per poter far entrare in vigore le nuove tariffe, il Consiglio federale ha sviluppato per i partner tariffali un elenco preciso di criteri da rispettare, ha specificato la consigliera federale. A tale riguardo, la nuova Organizzazione tariffe mediche ambulatoriali (OTMA SA), che raggruppa i fornitori di prestazioni e gli assicuratori-malattie, avrà il compito di condurre i lavori necessari e guidare il coordinamento fra i diversi attori. 

Per poter introdurre simultaneamente TARDOC e gli importi forfettari alla data prevista, i partner tariffali dovranno sottoporre al Governo un contratto di attuazione entro il 1° novembre 2024. Se non dovessero riuscirci, sarà il Consiglio federale a stabilire le norme di coordinamento affinché le due strutture possano entrare in vigore, ha concluso Baume-Schneider. 

Plainpalais
Keystone / Leandre Duggan

Gli Europei di calcio 2024 sono ormai entrati nel vivo ma per i tifosi residenti a Ginevra, guardare la partita all’aperto prevede alcuni limiti: la città ha infatti deciso di vietare a bar e ristoranti di trasmettere le partite negli spazi pubblici fino ai quarti di finale

Le autorità municipali ginevrine ritengono che si tratti di una questione di “buon senso”. I fastidi e i rischi legati ai raduni di tifoserie nelle prime tre settimane dell’evento saranno infatti centralizzati in un unico posto per questioni di sicurezza, ossia la piazza di Plainpalais, adibita come una sorta di “villaggio degli Europei”. 

Questa decisione della città fa arrabbiare alcuni esercizi così come l’associazione professionale dei ristoratori e albergatori. “È una palese sfiducia da parte del Comune nella capacità degli esercizi pubblici di gestire la propria clientela e il proprio locale”, ha detto un esercente al programma La Matinale

Se alcuni bar temono anche di perdere la clientela e quindi di vedere diminuire il fatturato, altri lo vedono come un buon compromesso, soprattutto perché “i tifosi di calcio non sono necessariamente la migliore clientela”, ha commentato invece un altro ristoratore. 

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR