Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
tra poche ore iniziano i Campionati europei di calcio in Germania. E in Svizzera regna un certo ottimismo. Oltre un quarto degli svizzeri e delle svizzere crede che la nazionale elvetica si qualificherà per gli ottavi di finale. Circa un quinto pensa che la "Nati" accederà ai quarti.
Sono dati di un sondaggio dell'istituto demoscopico YouGov. Il 10% delle persone intervistate si è dimostrato ancor più ottimista: vede la Svizzera campione d'Europa. Più realisticamente, un algoritmo sviluppato dalla start up losannese Playful ritiene che le chance dei rossocrociati di vincere il trofeo siano pari all'1%. Vedremo.
In diverse città elvetiche, su chiamata delle associazioni femministe, le donne hanno manifestato per affermare i propri diritti.
Come ormai da tradizione, oggi le donne sono scese in piazza per rivendicare i propri diritti. In particolare, hanno manifestato per la parità di salario, di trattamento e di diritti per tutti, e contro gli attacchi alle donne e alle minoranze di genere sul lavoro, nella vita privata, in politica e persino nella cultura.
Alliance F, la più grande organizzazione femminile svizzera, chiede oltre alla parità di retribuzione e la parità di lavoro, una migliore protezione contro la violenza nei confronti di donne e ragazze. L’associazione ricorda che ogni due settimane in Svizzera una donna viene uccisa dal marito, dall’ex marito, dal partner, dal figlio, dal fratello o dal padre.
Non è un caso che si manifesti proprio oggi: il 14 giugno del 1981 è stato accettato il principio di uguaglianza da iscrivere nella Costituzione. Per tutta la giornata ci sono state azioni in tutte le regioni linguistiche della Svizzera. La manifestazione nazionale avrà luogo a Berna, con un corteo che inizierà alle 18:00.
- La notizia su tio.chCollegamento esterno.
- Il lungo cammino verso il suffragio femminile. Un dossier di swissinfo.ch.
- QuiCollegamento esterno tutto ciò che c’è da sapere sullo sciopero delle donne e tutte le loro rivendicazioni.
- Un dossierCollegamento esterno sulla parità dei sessi, con tante statistiche, le tappe miliari alla lotta contro la violenza domestica.
Una forte esplosione a Nussbaumen nel Canton Argovia ha causato la morte di due persone e il ferimento leggero di altre undici.
Ieri sera, poco prima delle 19:00, diverse esplosioni si sono verificate in un parcheggio sotterraneo di un complesso residenziale nel centro di Nussbaumen nel Canton Argovia. Il bilancio è di due morti – un italiano di 43 anni e uno svizzero 24enne – e undici feriti leggeri che hanno riportato solo lievi intossicazioni da fumo.
All’origine della forte esplosione un incidente con fuochi d’artificio. La polizia ha escluso le ipotesi di un reato o di un attentato. Probabilmente, secondo le spiegazioni del portavoce della polizia cantonale, l’esplosione è stata provocata da una normale batteria pirotecnica, ma non di esplosivi nel vero senso della parola.
Le forze dell’ordine erano intervenute con un importante dispositivo. Oltre alle ambulanze, sono stati impiegati anche tre elicotteri di soccorso che non sono stati utilizzati per salvare le persone, ma per aiutare i pompieri con le riprese aeree.
- La cronaca sulla RegioneCollegamento esterno.
- Sequestrati 100 chilogrammi si botti e fiochi illegali. Un contributo di tio.chCollegamento esterno.
- Riuscita l’iniziativa popolareCollegamento esterno per una limitazione dei fuochi d’artificio.
Ciberattacchi ai siti della Confederazione alla viglia della Conferenza di pace sull’Ucraina del Bürgenstock.
L’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) ha rilevato anche oggi attacchi di sovraccarico – noti pure come DDoS – ai siti web della Confederazione. Sono stati registrati anche attacchi a pagine Internet di organizzazioni coinvolte nella conferenza. E questo proprio alla vigilia della Conferenza di pace sull’Ucraina.
Il gruppo “NoName057” ha nuovamente rivendicato la responsabilità di questi attacchi, che consistono nel sovraccaricare i portali con richieste mirate, in modo da non renderli più accessibili agli utenti. Stando alla nota dell’UFCS, tale gruppo aveva già preso di mira siti web di autorità e organizzazioni svizzere nel giugno 2023 e nel gennaio 2024.
A causa degli attacchi si sono verificate piccole interruzioni isolate che non hanno avuto alcun impatto sulla sicurezza delle persone colpite o sull’organizzazione della conferenza. La Confederazione aveva già segnalato ieri simili attacchi. L’Ufficio federale informa che sta monitorando la situazione ed è in contatto con le organizzazioni interessate.
- La notizia sui ciberattacchi odierni sul Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- L’attacco del gruppo “NoName” del giugno 2023 sempre ai siti della Confederazione sulla RegioneCollegamento esterno.
- Come la conferenza sull’Ucraina organizzata dalla Svizzera punta a travare la via della pace. Un approfondimento del collega Gianni Mavris su tvsvizzera.it.
Trovate altre opere di dubbia provenienza nella controversa Collezione Bührle del Kunsthaus di Zurigo.
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