Oggi in Svizzera

L’Esercito svizzero si prepara all’imminente vertice in programma tra due settimane al Bürgenstock, nel Canton Nidvaldo (15-16 giugno). Per garantire la sicurezza della manifestazione, in questi giorni i soldati stanno entrando in servizio per sostenere le misure di sicurezza del vertice internazionale. Entro mercoledì saranno ben 4’000 i militi impegnati.

L’Esercito avrà comunque “solo” un ruolo sussidiario e sosterrà la polizia cantonale in particolare nei seguenti settori: protezione di infrastrutture importanti e critiche, trasporti aerei, ricognizione e interventi in volo, sorveglianza e interventi sulle acque dei laghi, logistica e aiuto alla condotta.

La restrizione dello spazio aereo, decisa dall’Esecutivo su richiesta del Canton Nidvaldo, sarà effettiva dal 13 giugno dalle 8 fino alle 20 del 17 giugno. Si limiterà comunque a una zona incentrata sul Bürgenstock. La sicurezza in volo sarà garantita con dei caccia F/A-18 con un servizio di polizia aerea operativo 24 ore su 24 in tutta la Svizzera.

• Il comunicato dell’esercito prontamente ripreso da blue NewsCollegamento esterno.
• Una conferenza di pace tutta in salita. Così la RSICollegamento esterno.
• Bürgenstock, meta privilegiata della diplomazia. Un approfondimento storico del collega Andrea Tognina su swissinfo.ch.

L’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) ha comunicato oggi che il tasso ipotecario di riferimento resta invariato all’1,75%. Pubblicato a scadenza trimestrale, il tasso d’interesse di riferimento è basato su un tasso d’interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri, ponderato secondo il volume dei prestiti.

L’anno scorso erano stati registrati due incrementi, il primo (all’1,50%) in giugno e il secondo (all’1,75%) in dicembre. Questo aveva portato una parte dei locatori ad aumentare le pigioni, con progressioni che hanno superato anche il 10% e che si erano andate ad aggiungere ad ulteriori salassi sul fronte dei costi dell’abitazione, a partire dai prezzi del riscaldamento e dell’elettricità.

La decisione odierna è in linea con quanto previsto dagli esperti che avevano pronosticato lo status quo. Questo perché il quadro generale dei tassi appare ormai orientato a un taglio del costo del denaro da parte della Banca nazionale svizzera (BNS), sulla scia di un’inflazione che è sensibilmente scesa sotto il 2% (1,3% in gennaio).

• La notizia sul portale della RSICollegamento esterno.
• Ecco cos’è e come funzionaCollegamento esterno il tasso d’interesse di riferimento e la sua importanza.
• Boom degli affitti in Svizzera. Un contributo di tio.chCollegamento esterno.

Dieci giorni fa la Confederazione ha annunciato l’intenzione di raddoppiare il traffico ciclistico entro il 2035, elaborando una tabella di marcia. Oggi Pro Velo, in occasione della Giornata mondiale della bicicletta, auspica però maggiori risorse per le due ruote, rallegrandosi nel contempo della decisione di Berna.

È la prima volta che la Confederazione si pone un obiettivo nel campo della mobilità su due ruote, sottolinea Pro Velo, cogliendo l’occasione per avanzare cinque richieste. In primo luogo, che il cofinanziamento da parte della Confederazione delle infrastrutture ciclistiche passi da circa l’1% di tutti gli investimenti nei trasporti ad almeno il 5%.

L’organizzazione chiede inoltre un maggiore impegno nella formazione di specialisti nella pianificazione per le biciclette. Auspica un servizio di informazione e consulenza per le autorità locali e i cantoni. Chiede l’organizzazione ogni anno di una conferenza nazionale sulla bicicletta. Infine, Pro Velo reclama norme sul traffico più favorevoli ai ciclisti.

• La nota di Pro Velo in occasione della giornata mondiale della bicicletta su blue NewsCollegamento esterno.
• Piste ciclabili al posto delle autostrade. La presa di posizione di Pro Velo che appoggia il referendum contro l’ampliamento delle autostrade deciso dal Parlamento su tio.chCollegamento esterno.
• A un anno dall’entrata in vigore della legge federale sulle piste ciclabili, molti Cantoni hanno fatto troppo poco. La denuncia di Pro Velo sul portale della RSICollegamento esterno.

La serie infinta di caldi di rigori (in totale ben 24), dopo che la partita era finita sullo 0-0, ha premiato il Servette che ha battuto il Lugano nella finale giocata ieri a Berna. Ieri sera erano oltre 4’000 i tifosi che hanno accolto allo Stade de Genève la squadra, per un trofeo che mancava al club da 23 anni.

I giocatori sono arrivati verso le 10 di sera, accompagnati dalle immancabili note di “We Are The Champions” dei Queen. I fan hanno applaudito a uno a uno i loro eroi e acceso dei fumogeni. L’ambiente, calmo a inizio serata, si è infuocato man mano con l’arrivo dei supporter che erano al seguito della squadra a Berna.

Il Servette si è assicurato il trofeo al termine di una finale sportivamente drammatica. Conclusasi sullo 0-0 anche dopo i tempi supplementari, il match si è deciso dal dischetto, con il Lugano che ha fallito per ben tre volte il rigore che avrebbe consegnato ai bianconeri la coppa. Decisivo l’errore luganese al 24esimo rigore calciato.

• La lunga notte granata del Servette in un articolo del Corriere del TicinoCollegamento esterno.
• Lugano ko, la festa è tutta del Servette. Un resoconto della partita su tio.chCollegamento esterno.
• Per rivedere i rigori, ecco le immagini proposte dalla RSICollegamento esterno.