La televisione svizzera per l’Italia
Nemo

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

avete presente il modo di dire "piovuti dal cielo"? L'espressione è decisamente calzante per descrivere quanto successo sabato sera a Zurigo. Allo scoccare delle 20:00, un drone che volava sopra il Giardino cinese ha infatti rilasciato dal cielo circa 24'000 franchi in banconote da dieci.

Nel giardino che si affaccia sulle rive del lago si erano già ammassate diverse centinaia di persone in attesa dell'evento e di accaparrarsi parte del gruzzolo. Stando a quanto indicato dal giornale gratuito 20 Minuten, l'azione era infatti stata annunciata online da un tiktoker che si fa chiamare Oracle. Una volta iniziata la pioggia di denaro (ancora non si sa se si tratta di banconote autentiche), la situazione è però degenerata, al punto che un ragazzo di 12 anni è stato gravemente ferito con un oggetto appuntito.

Vi lascio ora alle altre notizie del giorno. Buona lettura!

Nemo
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Nemo Mettler, noto come Nemo, ha vinto sabato sera a Malmö l’Eurovision Song Contest 2024 con il brano The Code.

L’artista di Bienne, classe 1999, ha totalizzato 591 punti, precedendo la Croazia e l’Ucraina. Israele è arrivato quinto. Nemo ha così riportato la vittoria in Svizzera per la terza volta nella storia della competizione musicale. Nel 1956, il primo posto elvetico era toccato a Lys Assia, mentre nel 1988 a trionfare era stata la cantante canadese Céline Dion, che in quell’occasione rappresentava la Confederazione.

“Spero che questo concorso possa continuare a incoraggiare la pace e favorire la dignità di tutti”, ha dichiarato emozionato l’artista nel momento di ricevere il premio. Con The Code, il 24enne non binario evoca il fatto di non sentirsi né maschio né femmina e racconta la strada che ha percorso per trovare la sua identità. Nemo ha poi sottolineato che attualmente in Svizzera non esiste un terzo pronome ufficiale e ha lanciato un appello per una migliore rappresentazione della comunità non binaria in politica.

Domenica sera, Nemo è stato calorosamente accolto dai fan all’aeroporto di Kloten. L’artista ha poi ammesso di essere stanco, dopo ore di festeggiamenti: “Diventare qualcosa che va oltre me è davvero sorprendente. Ma ora ho bisogno di dormire. Siccome domani non c’è niente in programma, passerò la giornata a casa, a Bienne, mi sdraierò in giardino con un libro tra le mani”.

Eurovision
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Come vuole la tradizione dell’Eurovision Song Contest, sta al Paese vincitore ospitare l’edizione successiva. Le città di Zurigo, Berna, Ginevra e Basilea sono state evocate come possibili sedi da Yves Schifferle, capo della delegazione svizzera per l’Eurovision. E anche San Gallo sembra farsi avanti.

Christine Bolt, responsabile della fiera agricola Olma, che si tiene proprio nella cittadina vicina al Lago di Costanza, vorrebbe infatti portarvi anche il concorso musicale. “Ora dipende da noi”, ha scritto Bolt domenica sulla piattaforma Linkedin. A suo avviso, la nuova Olma Hall, che può ospitare fino a 12’000 persone ed è stata inaugurata all’inizio di marzo, sarebbe la sede perfetta per l’Eurovision.

Sarà la Società svizzera di radiotelevisione (SRG-SSR) ad occuparsi dell’organizzazione della manifestazione canora internazionale. Un gruppo di lavoro del servizio pubblico inizierà da subito a pianificare la 69esima edizione.

Ma l’emittente pubblica non dovrà sostenere i costi da sola. Anche la città ospitante e i Paesi partecipanti dovranno contribuire finanziariamente. I diritti di trasmissione pagati dai membri dell’Unione europea di radiodiffusione dovrebbero inoltre coprire gran parte delle spese. A questi, si aggiungeranno anche gli sponsor e la vendita dei biglietti per le due semifinali e la finale.

cern
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A dicembre 2023, il Consiglio del CERN, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, ha deciso di porre fine alla cooperazione con la Russia e la Bielorussia. Ma questa decisione potrebbe creare un pericoloso precedente, affermano gli scienziati russi ed europei contattati da SWI swissinfo.ch.

“Ci sono così tanti conflitti nel mondo che, se la cooperazione scientifica venisse limitata per ognuno, ci sarebbero conseguenze per i progetti e le collaborazioni future del CERN”, afferma il fisico tedesco Hannes Jung, secondo il quale l’estromissione della Russia dall’organizzazione ginevrina apre la strada a un trattamento simile per altri Paesi. 

Si tratta infatti di una decisione senza precedenti. In passato, il CERN aveva sanzionato la Jugoslavia sospendendo la cooperazione con il Paese durante la guerra di Bosnia nel 1992. Ma prima di interrompere la collaborazione con la Russia e la Bielorussia, non aveva mai escluso dei Paesi dalla ricerca scientifica internazionale. La relazione scientifica tra il CERN e la Russia esisteva da quasi sessant’anni. 

Tra le conseguenze di questa decisione c’è la perdita di oltre 2 milioni di franchi all’anno, che la Russia versava al CERN fino al 2022 e parte del 2023. Stime di SWI swissinfo.ch, confermate dal CERN, mostrano che Mosca ha finanziato almeno il 4,5% dei circa 1,5 miliardi di franchi svizzeri dei costi totali per gli esperimenti dell’acceleratore di particelle Large Hadron Collider (LHC) negli ultimi 30 anni. Il denaro risparmiato dal Governo in Russia, inoltre, potrebbe ora essere reinvestito per foraggiare ulteriormente la guerra in Ucraina, denuncia il mondo scientifico. 

assicurazioni malattia
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Eque ed efficaci: così i promotori riassumono le due iniziative sulla sanità al voto il 9 di giugno “Per un freno ai costi” e “per premi meno onerosi”.

L’iniziativa della sinistra per premi meno onerosi chiede che nessuno debba pagare più del 10% del reddito disponibile per i premi dell’assicuraizione malattia. Per raggiungere tale obiettivo, la riduzione di quest’onere dovrebbe venir finanziata per almeno due terzi dalla Confederazione e per il resto dai Cantoni. 

L’iniziativa “Per un freno ai costi” chiede invece che l’aumento dei costi sanitari pro capite non possa essere nettamente superiore (non più del 20%) all’incremento dei salari e alla crescita dell’economia. In tal caso, la Confederazione, i Cantoni e i partner tariffali sarebbero obbligati a prendere misure correttive. 

Per ciascuna delle iniziative, il Parlamento propone un controprogetto indiretto, ossia a livello di legge e non di Costituzione.  

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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