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primo piano di mani con guanti in lattice blu che maneggiano una siringa

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

la primavera ha appena fatto capolino e in Ticino ci sono già 40 gradi. Potrebbe sembrare un pesce d'aprile (molto in ritardo), ma in realtà è solo un problema di omonimia. Di cosa sto parlando? Del fatto che cercando su Google "Wetter Tessin" (ossia, in tedesco, "Meteo Ticino"), molte persone che cliccano sulle previsioni di SRF Meteo sono indirizzate alle previsioni per Tessin, in Guinea, dove, effettivamente, in questi giorni, ci sono delle massime di 40 e delle minime di 20 gradi. 

Tessin, però, non è l'unico esempio: nel mondo ci si può trovare a Locarno Springs, in Australia, a Berna, nell'Indiana o, ancora, a Villa Lugano, in Argentina. 

Buona lettura delle nostre notizie del giorno.

vista dal bürgenstock sul lago dei quattro cantoni
KEYSTONE

È confermato: la Conferenza sull’Ucraina si farà in tempi brevi. Dopo diverse indiscrezioni circolate sulla stampa, il Consiglio federale ha fatto sapere oggi che l’incontro si terrà i prossimi 15 e 16 giugno sul Bürgenstock, nel canton Lucerna. Scongiurata quindi l’ipotesi, espressa alcune settimane fa dal consigliere federale Ignazio Cassis, dello slittamento del summit al 2025. 

La conferenza – alla quale Mosca non intende partecipare, come più volte dichiarato da diverse fonti ufficiali – offrirà una piattaforma per un dialogo sulle possibili vie per giungere a una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina, basata sul diritto internazionale e sullo Statuto delle Nazioni Unite, si legge in una nota.  

È di oggi anche la decisione del Consiglio federale riguardante gli aiuti per l’Ucraina: la Svizzera intende sostenere il Paese in guerra stanziando, fino al 2036, una somma globale di 5 miliardi di franchi. Per tenere conto della situazione tesa a livello finanziario, tale contributo verrà erogato in più fasi, si legge in un comunicato. La somma si va ad aggiungere ai tre miliardi che la Svizzera ha già donato a Kiev. 

Fino al 2028 i fondi (1,5 miliardi) saranno attinti dal bilancio della Cooperazioni internazionale (CI) dopo aver ottenuto l’assenso del Parlamento. Per la fase compresa tra il 2029 e il 2036 il Governo intende valutare anche altre fonti di finanziamento oltre alla CI, precisa una nota odierna. Secondo un’analisi dei danni e dei bisogni svolta dalla Banca Mondiale, i fondi necessari per la ricostruzione in Ucraina ammontano a 486 miliardi di dollari (circa 440 miliardi di franchi).  

facciata di una sede di credit suisse
Il caso Credit Suisse ha portato l’Esecutivo ad analizzare l’attuale situazione. KEYSTONE/© KEYSTONE / GEORGIOS KEFALAS

L’ampia analisi della crisi di Credit Suisse (CS) mostra che l’attuale dispositivo “Too big to fail” (norma che riguarda i fallimenti di grandi banche di rilevanza sistemica) deve essere ulteriormente sviluppato e rafforzato, al fine di ridurre i rischi per l’economia nazionale, lo Stato e i contribuenti. Ne è convinto il Consiglio federale che propone quindi un ampio pacchetto di misure, la cui attuazione dovrà tenere conto delle conclusioni a cui è giunta la Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI). 

Dopo il salvataggio di CS da parte della concorrente UBS, il Consiglio federale ha sottoposto la regolamentazione degli istituti di rilevanza sistemica a una valutazione approfondita. Il Governo giunge ora alla conclusione che, in linea di principio, molte delle misure già introdotte a livello nazionale e internazionale per rafforzare la stabilità finanziaria si sono dimostrate valide. Vi sono tuttavia anche lacune nell’attuale dispositivo e quindi la necessità di intervenire.  

Al fine di rafforzare in modo mirato e sviluppare ulteriormente “Too big to fail”, l’Esecutivo propone un pacchetto comprendente 22 misure direttamente applicabili. Altri sette provvedimenti saranno oggetto di ulteriori approfondimenti. 

L’attuazione di questi accorgimenti mira a ridurre notevolmente la probabilità che in Svizzera si ripresenti il caso di una banca di rilevanza sistemica coinvolta in una grave crisi che renda necessarie misure statali d’emergenza. Inoltre, in caso di crisi la capacità di liquidazione di una banca “Too big to fail” dev’essere garantita come opzione credibile. In questo modo il Consiglio federale intende ridurre al minimo i rischi e i costi per lo Stato, l’economia nazionale e i contribuenti. 

oca viene ingozzata tramite un imbuto
KEYSTONE

Il Consiglio federale ha raccomandato oggi il respingimento alle urne delle due iniziative popolari per il divieto d’importazione di foie gras e di prodotti di pellicceria, ottenuti infliggendo sofferenze agli animali. L’Esecutivo ha tuttavia fatto sapere che intende tener conto delle richieste dei promotori e ha deciso di contrapporre all’Iniziativa sulle pellicce un controprogetto indirettoCollegamento esterno

A tal fine, il Governo propone un divieto d’importazione direttamente nell’ordinanza. Il foie gras, invece, dovrà in futuro essere dichiarato in modo da garantire la trasparenza per i consumatori e le consumatrici. La consultazione su tali proposte durerà fino al 12 luglio, indica una nota governativa odierna. 

Il 28 dicembre scorso, l’associazione Wildtierschutz Schweiz ha presentato le due iniziative popolari, denominate rispettivamente “Sì al divieto di importazione di foie gras” e “Sì al divieto di importare prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali”.

La prima vuole vietare l’importazione di prodotti ottenuti tramite alimentazione forzata del pollame. La seconda, invece, intende vietare l’importazione di prodotti di pellicceria ottenuti facendo soffrire gli animali. 

primo piano di mani con guanti in lattice blu che maneggiano una siringa
KEYSTONE/© KEYSTONE / GAETAN BALLY

A causa dello statuto di Paese terzo non associato al pacchetto Orizzonte 2021-2027, la Svizzera finanzierà ancora direttamente con una somma massima di 650 milioni di franchi gli attori della ricerca e dell’innovazione in Svizzera che intendono partecipare ai bandi di concorso europei per il 2024. Lo ha stabilito oggi il Consiglio federale che precisa di lavorare alacremente affinché la Confederazione possa ottenere al più presto l’associazione completa ai progetti di ricerca europei. 

Dopo il “no” elvetico all’accordo quadro nel 2021, i ricercatori e le ricercatrici attivi in Svizzera possono partecipare a circa due terzi del programma Orizzonte 2021–2027 (Orizzonte Europa, programma Euratom, ITER e Digital Europe Programme). 

Per i bandi dell’anno corrente, precisa una nota, sono previsti circa 600 milioni di franchi a titolo di finanziamento diretto per chi presenta progetti di ricerca e innovazione relativi alle parti accessibili del programma e che hanno ricevuto una valutazione positiva dalla Commissione europea. Il finanziamento viene erogato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione

Il Governo ha previsto altri 50 milioni per le parti del programma non accessibili, tra cui gli strumenti di finanziamento dei progetti individuali (ERC Starting Grants, MSCA Postdoctoral Fellowships), ai quali si applicano misure transitorie nazionali. Inoltre, sono previsti fondi per le attività nel settore spaziale e in quello della cybersicurezza. 

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