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Le scatole con le firme dell'iniziativa sulla neutralità.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

nei Grigioni si festeggiano quest'anno i 500 anni di Libero Stato delle Tre Leghe (1524-2024). Per l'occasione la rivista grigionese Terra Grischuna nel numero del mese di aprile presenta ampi contenuti sugli ultimi cinque secoli di storia retica.

La retrospettiva storica traccia un percorso che parte dalla nascita del Libero Stato delle Tre Leghe nel 1524 e ne illustra il suo funzionamento fino alla sua fine con la nascita del Cantone dei Grigioni, il quale nel 1803 entra a far parte della Svizzera.

Buona lettura, anche del nostro bollettino quotidiano che parla ancora di Grigioni.

Hotel Bürgenstock.
Hotel Bürgenstock. KEYSTONE

I lavori di preparazione per la conferenza dedicata alla pace in Ucraina sono già iniziati.

A metà giugno, come annunciato ieri dal Consiglio federale, si terrà sul Bürgenstock nel Canton Nidvaldo l’attesa conferenza di alto livello dedicata alla pace in Ucraina. Per l’occasione, le polizie cantonali di Nidvaldo e Lucerna, insieme all’esercito e ad altri corpi, sono incaricati di assicurare la sicurezza dell’evento.

Fra circa due mesi delegazioni di 80 Paesi sono attese nella Svizzera centrale: il Bürgenstock è stato scelto come sede perché ben posizionato e facile da proteggere. Stando alla presidente della Confederazione Viola Amherd, la conferenza deve essere il punto di partenza per un dialogo sui modi per raggiungere una pace globale, giusta e duratura in Ucraina.

Per il pubblico a causa del vertice, potrebbero esserci limitazioni al traffico, allo spazio aereo e sui sentieri escursionistici poco prima e durante il summit. Come comunicano gli organizzatori, tutto ciò è inevitabile per un avvenimento di questa portata. Le autorità garantiscono però che faranno il possibile per limitare al minimo i disagi.

Le scatole con le firme dell'iniziativa sulla neutralità.
Come tradizione vuole, le scatole con le firme dell’iniziativa davanti alla Cancelleria federale a Berna. KEYSTONE/© KEYSTONE / ANTHONY ANEX

Riuscita l’iniziativa popolare che auspica un ritorno della Svizzera alla neutralità integrale.

La notizia è già stata anticipata a metà marzo. Ora la certezza. L’iniziativa popolare denominata “Salvaguardia della neutralità svizzera” dovrebbe essere riuscita: oggi il comitato promotore ha consegnato alla Cancelleria federale 132’780 firme autenticate, ben oltre la quota necessaria per legge (10’000). Sta ora alla Cancelleria verificare l’autenticità delle firme.

Fra i Cantoni che hanno maggiormente sostenuto l’iniziativa figurano il Ticino con 15’537 firme, Vaud (16’642), Zurigo (20’168), Ginevra (12’111) e Berna (14’262). Cosa chiede l’iniziativa? Innanzi tutto, che la Confederazione non aderisca ad alcuna alleanza militare o di difesa, salvo che in caso di attacco diretto contro il Paese.

Vuole inoltre che Berna rinunci a sanzioni nei confronti di Stati belligeranti, come ha fatto invece con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Un altro obiettivo del testo è permettere alla Svizzera di utilizzare la sua neutralità permanente per i buoni uffici così da prevenire e risolvere i conflitti. Dovrebbe quindi essere un mediatore in grado di mantenere buone relazioni con tutti.

Il procuratore generale Stefan Blättler.
Il procuratore generale Stefan Blättler alla conferenza stampa di presentazione del rapporto annuale 2023. KEYSTONE/© KEYSTONE / ANTHONY ANEX

Il lavoro aumentare per il Ministero pubblico della Confederazione che chiede leggi al passo con i tempi.

A fine 2023 presso il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) erano pendenti 500 inchieste, il numero più alto da anni. Il procuratore generale Stefan Blättler si aspetta ulteriori aumenti negli ambiti del terrorismo e del cybercrimine, e chiede che le autorità giudiziarie vengano dotate di strumenti al passo con i tempi.

Come si legge nel Rapporto annuale 2023, lo scorso anno l’MPC ha aperto 21 nuovi procedimenti per terrorismo, circa il 50% in più rispetto ai dodici mesi precedenti. In totale, per la fine del 2023 erano pendenti 121 casi in tale ambito, il dato maggiore dal 2016. Le persone sospettate sono inoltre sempre più giovani, in parte minorenni. Uno sviluppo che preoccupa il procuratore generale Stefan Blättler.

Anche i crimini informatici creano sempre più lavoro. “Nei prossimi anni mi aspetto un forte aumento di casi”, ha detto il procuratore generale. Per il futuro, ha ancora dichiarato Blättler, è indispensabile che le autorità di perseguimento penale, a fronte di una maggiore complessità di procedimenti e condizioni quadro, vengano dotate di strumenti legislativi al passo coi tempi.

La banciera dei Grigioni.
KEYSTONE/KEYSTONE / LAURENT GILLIERON

Nei Grigioni si andrà a votare per decidere se eliminare la pensione a vita dei membri del Governo retico.

La Cancelleria di Stato retica ha comunicato oggi che l’iniziativa dell’Unione democratica di centro (UDC) grigionese che mira all’abolizione delle pensioni a vita dei membri del Governo retico è riuscita. Sono infatti state presentate 4’342 firme valide quando ne bastavano 3’000.

Secondo i promotori dell’iniziativa, i membri dell’esecutivo sono in grado di trovare rapidamente un lavoro poco dopo la conclusione del loro mandato in governo e le attuali pensioni, che possono raggiungere i 110’000 franchi all’anno, sarebbe eccessive. In generale, a seconda della durata del loro mandato, agli ex consiglieri di Stato è garantita una pensione massima che corrisponde al 42% del loro ultimo stipendio.

L’UDC grigionese fa poi notare come questo sistema pensionistico, obsoleto, risale agli anni Quaranta e Cinquanta, periodo in cui fu introdotta la carica di consigliere di Stato a tempo pieno e non esisteva un secondo pilastro. Oltre ai Grigioni, fanno ancora notare i promotori dell’iniziativa, la pensione a vita in Svizzera è ancora in vigore solo nei cantoni di Vaud e Berna.

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