Bandiera svizzera all’Aquarius, raccolte 25’000 firme
Permettere ad Aquarius, la nave usata dall'ong SOS Méditerranée per il recupero dei migranti nel Mediterraneo, di battere bandiera Svizzera. Lo chiede una petizione inoltrata martedì alla Cancelleria federale e sottoscritta da 25'000 persone.
“Le sottoscrizioni sono state raccolte nell’arco di due settimane. Si tratta di una cifra enorme da parte della società civile”, ha precisato la parlamentare Ada Marra (Partito socialista) presente al momento della consegna. A margine del deposito della petizione Amnesty International ha organizzato una mobilitazione in favore dell’accoglienza dei migranti.
Come si assegnano le bandiere alle imbarcazioni? Non come uno potrebbe pensare… #aquariusCollegamento esterno #panamaCollegamento esterno #navigazioneCollegamento esterno pic.twitter.com/BXQRht1DJZCollegamento esterno
— Nouvo RSI (@NouvoIT) 7 ottobre 2018Collegamento esterno
Il giorno prima numerose personalità – tra cui l’ex procuratrice internazionale Carla Del Ponte, l’ex deputato alla camera alta Dick Marty, l’ex ministra Micheline Calmy-Rey, l’ex presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa Cornelio Sommaruga, il premio Nobel per la chimica Jacques Dubochet e il regista Markus Imhoof – avevano già consegnato una lettera al Consiglio federale, in cui si precisava “che non è accettabile lasciar morire volutamente degli esseri umani in acque internazionali”.
La nave Aquarius si trova a Marsiglia, sede giuridica di Sos Méditerranée, dove deve risolvere un complesso grattacapo amministrativo seguito alla decisione di Panama di revocarle la bandiera. L’ong ha accusato il ministro dell’interno italiano Matteo Salvini, contrario agli interventi della Aquarius, di aver esercitato pressioni sullo stato centroamericano: l’interessato ha smentito.
Interpellanza in Parlamento
Dopo la decisione di Panama di non permettere più all’Aquarius di utilizzare la sua bandiera, dei parlamentari elvetici avevano già avanzato un’interpellanza dal contenuto analogo a quello della petizione. Tra di loro Kurt Fluri, deputato del Partito Liberale radicale (Plr, destra). Qui sotto, l’intervista.

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