Meno contributi per l’assicurazione contro la disoccupazione
Il Consiglio nazionale ha approvato una riduzione del contributo federale di 1,25 miliardi di franchi per l'Assicurazione contro la disoccupazione.
L’Assicurazione contro la disoccupazione (AD) dovrà fare i conti con una riduzione del contributo federale di 1,25 miliardi di franchi per il periodo 2025-2029. Lo ha deciso martedì il Consiglio nazionale quale misura per far fronte alla difficile situazione nella quale versano le finanze federali.
Il taglio è la misura principale contenuta nella Legge federale concernente le misure di sgravio del bilancio della Confederazione applicabili dal 2025, approvata con 129 voti contro 62. Stando al relatore commissionale, il liberale radicale lucernese Peter Schilliger, tale riduzione è possibile senza intaccare le prestazioni, tenuto conto della buona situazione finanziaria di questa assicurazione. Ciò si spiega con i contributi straordinari – 16 miliardi di franchi – che la Confederazione ha erogato durante la pandemia di coronavirus. Nonostante la sensibile estensione dell’indennità per lavoro ridotto, l’AD non ha infatti dovuto contrarre debiti ed è riuscita a evitare un aumento delle aliquote di contribuzione, ha aggiunto Schilliger.
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Se le condizioni sul mercato del lavoro resteranno favorevoli, nei prossimi anni il capitale proprio del fondo AD continuerà a crescere malgrado il taglio dei contributi federali. Se invece la situazione dovesse peggiorare, una clausola di salvaguardia preserverà l’assicurazione da difficoltà finanziarie, ha proseguito Schilliger.
I risparmi dell’AD, ha sostenuto l’altro relatore commissionale, il vodese democentrista (UDC, destra conservatrice) Jacques Nicolet, sono necessari visti gli importanti deficit strutturali previsti per i prossimi anni nel bilancio della Confederazione. Questi deficit rischiano di compromettere le finanze federali e il freno all’indebitamento. Altre misure saranno del resto inevitabili, ha aggiunto la consigliera federale e direttrice del Dipartimento federale delle finanze Karin Keller-Sutter.
Durante il dibattito, il plenum ha respinto le proposte della sinistra di agire anche sul fronte delle entrate e non unicamente tagliando le uscite. Il socialista argoviese Cédric Wermuth voleva in particolare riscuotere un “contributo di solidarietà” sugli altri salari. La sua proposta è stata bocciata con 129 voti contro 62.
Il dossier passa ora al Consiglio degli Stati.
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