La Svizzera deve dare maggior peso alla difesa dallo spionaggio. Ne è convinto il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler. Le minacce sono soprattutto cinesi e russe.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
È il pensiero del procuratore generale della Confederazione che ha rilasciato un’intervista alla “Neue Zürcher Zeitung”. Le indagini contro un presunto agente russo, fermato prima della Conferenza di pace sull’Ucraina, non sono un caso isolato, ha sottolineato senza fornire ulteriori dettagli.
Comunicando in modo più aperto le indagini sul presunto agente russo, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) intende dare un segnale: “Non ci possono mettere i piedi in testa”.
Le autorità di sicurezza svizzere hanno fermato un uomo sospettato di essere un agente russo settimane prima della conferenza sull’Ucraina. A riportare il caso sono stati per primi i quotidiani della testata di lingua tedesca Tamedia. Il presunto agente aveva contatti attraverso i quali ha tentato di procurarsi armi e sostanze pericolose in diverse località della Svizzera. Tuttavia, non ci sono indicazioni riguardo a piani per compiere un attentato in Svizzera.
Blättler ha giustificato la cauta comunicazione, affermando che gli interessi coinvolti nei reati contro la sicurezza dello Stato sono diversi da quelli in altri reati. “Se non diciamo nulla, non significa che non facciamo nulla”, ha detto. L’azione penale è un elemento importante del sistema di sicurezza svizzero.
La Svizzera è concettualmente e idealmente ancorata al mondo occidentale e si impegna a rispettare i valori occidentali, ha detto Blättler. “Se questi valori vengono attaccati, ciò deve avere conseguenze anche dal punto di vista del diritto penale”, ha affermato il procuratore generale.
La minaccia resta elevata
La minaccia per la Svizzera derivante dallo spionaggio straniero, in particolare russo e cinese, resta elevata. La più grande minaccia attuale di spionaggio proviene dai servizi segreti russi. La Russia, a livello europeo, dispiegherebbe il maggior numero di dipendenti dei servizi segreti sotto copertura diplomatica proprio in Svizzera. Secondo il SIC, uno dei motivi è che molte organizzazioni internazionali hanno sede in Svizzera.
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