Lupi, è tempo di bilanci

Secondo i dati diffusi nelle ultime ore da alcuni cantoni, le stime delle organizzazioni ambientaliste che negli scorsi giorni parlavano di una cinquantina di lupi uccisi in Svizzera nell'ambito degli abbattimenti preventivi autorizzati dalla Confederazione nel corso di due mesi (dicembre 2023 e gennaio 2024), vanno riviste verso l'alto.
Mancano ancora le cifre ticinesi e vodesi, ma stando a quelle rese note da Grigioni, San Gallo e Vallese, finora sono più di 50 gli animali eliminati nel corso degli abbattimenti preventivi di lupi concessi dalla Confederazione fino al 31 gennaio.
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In un comunicato congiunto diffuso lo scorso 30 gennaio, Bird Life Svizzera, il Gruppo Lupo Svizzero (GLS), Pro Natura e il WWF hanno deplorato l’adozione “affrettata” dell’ordinanza sulla caccia, che ha già avuto “gravi conseguenze”. Queste organizzazioni stimavano il totale a “una cinquantina di esemplari”. “Il lupo, specie protetta dalla legge, è stato declassato a specie nociva”, hanno dichiarato. Le quattro organizzazioni si rammaricano che la “regolamentazione rapida” sia stata preferita alla protezione delle greggi. Questo nonostante il fatto che quest’ultima misura si sia dimostrata “efficace” nel ridurre il numero di animali uccisi dal canide. I dati mostrano inoltre che l’80% degli attacchi dei lupi avviene su greggi non protette, aggiungono.

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In Svizzera si contavano, prima della modifica provvisoria dell’Ordinanza federale sulla caccia (OCP), circa 300 esemplari di lupo presenti sui territori cantonali di Grigioni, Vallese, San Gallo, Ticino e Vaud.
I numeri cantonali
In seguito alle stime delle organizzazioni ambientaliste i Cantoni hanno diffuso le cifre esatte. Nei Grigioni sono stati eliminati 20 esemplari. Dodici nella finestra temporale di due mesi concessa dalla Confederazione, mentre altri otto erano stati uccisi prima del mese di dicembre 2023. Le autorità avevano autorizzato l’uccisione, in totale, di 27 esemplari, prevedendo di eliminare completamente i branchi di Stagias, Vorab, Beverin e Lenzerhorn e di ridurre il numero di esemplari in quelli di Jatzhorn e Rügiul. I risultati sono stati influenzati anche dal fatto che il 7 dicembre 2023 diverse organizzazioni per la protezione della natura hanno presentato un ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale, in seguito al quale il numero di animali che potevano essere abbattuti è stato ridotto di circa 13 esemplari. Entro fine marzo 2024 (nel quadro delle cosiddette autorizzazioni reattive) nel Cantone potrà essere abbattuto un giovane lupo ciascuno dei branchi Stagias e Vorab.
Il Vallese si dice dal canto suo “soddisfatto della sua regolazione proattiva” e conta ad oggi l’abbattimento di 27 lupi (16 cuccioli e 11 adulti) sui 34 per i quali era stata rilasciata un’autorizzazione. Sion intendeva sopprimere sette dei tredici branchi presenti sul territorio cantonale, ma il Tribunale amministrativo federale, concedendo l’effetto sospensivo a un ricorso di organizzazioni di protezione della natura, lo ha di fatto impedito per tre di essi.
In San Gallo sono stati abbattuti due degli otto animali appartenenti al branco della valle Calfeisen, ma il Cantone auspica l’eliminazione anche dei sei rimanenti. Sopratutto perché le analisi genetiche effettuate sui cadaveri degli animali eliminati hanno rivelato che non si tratta del maschio e della femmina dominanti.
La modifica della legge sulla caccia decisa dalla Confederazione riguardava, oltre a San Gallo e Grigioni, anche i cantoni Ticino, Vallese e Vaud, che potrebbero fornire i loro bilanci nelle prossime ore.
Il prossimo periodo di regolazione previsto dalla legge inizierà il prossimo primo di settembre e durerà fino al 31 gennaio del 2025.

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