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La voce di un nuovo guardiano scandirà il tempo a Losanna

Renato Haeusler, il guardiano della Cattedrale andrà in pensione a fine 2023.
Renato Haeusler, il guardiano della Cattedrale in una foto del 2005 durante la commemorazione dei 600 anni della presenza del guardiano a Losanna. Keystone / Andree-noelle Pot

Alexandre Schmid è il nuovo guardiano della Cattedrale di Losanna. Il suo compito è quello di annunciare a piena voce dalla torre campanaria l'ora dalle 22 alle 2 di notte, cinque giorni alla settimana per 365 giorni. Una presenza che dura da più di 600 anni e che in origine serviva per prevenire gli incendi. 

Dal primo gennaio 2024, Alexandre Schmid sarà il nuovo guardiano titolare della Cattedrale di Losanna. Succede a Renato Häusler, in carica dal 2002, che andrà in pensione alla fine dell’anno.

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L’impiego è stato messo a concorso dalla città di Losanna alla fine di agosto (il guardiano è un impiegato comunale) e il nome del nuovo titolare è stato annunciato il 15 dicembre scorso. 

Schmid, laureato in geografia e storia all’Università di Losanna, è un fine conoscitore della città e grande appassionato di storia medievale, così cita il comunicatoCollegamento esterno del Municipio di Losanna. Nel suo lavoro sarà coadiuvato da una squadra composta da cinque sostituti e da una sostituta, Cassandre Berdoz, che nell’agosto 2021 è diventata la prima guardiana della storia della Cattedrale. 

La cattedrale e il lago Lemano
© Keystone / Gaetan Bally

La Cattedrale di Notre-Dame di Losanna è uno dei monumenti gotici più maestosi di tutta la Svizzera. I lavori di costruzione sono iniziati nel 1170 e l’edificio sacro è stato consacrato nel 1275. La Cattedrale è stata restaurata nel 1874 da Viollet Le Duc, il celebre architetto che restaurò Notre-Dame di Parigi. Svetta nella parte alta della città ed è visibile da praticamente ovunque, caratterizzando lo “skyline”. Si tratta di un edificio enorme, i cui vanti principali sono un portale completamente affrescato e un grande rosone formato da 105 vetrate multicolori. Il campanile della Cattedrale offre dai suoi 152 metri di altezza un panorama della città e del lago Lemano che non si può facilmente dimenticare. E di notte, come detto, ospita il nostro guardiano della Cattedrale. 

Qual è il profilo ideale per questo impiego, retribuito al 50% circa, il cui compito oggi è quello di annunciare a piena voce dall’alto del campanile della Cattedrale l’ora dalle 22 alle 2 di notte, cinque giorni alla settimana per 365 giorni? Per essere nominato guardiano titolare bisogna soddisfare alcuni criteri. Il primo è quello di essere fisicamente in grado di salire quotidianamente i 153 gradini del campanile. Il secondo è di avere una voce dalla portata sufficiente. Infine, incarnando lui stesso una tradizione vivente, il guardiano deve intrattenere un buon rapporto con il pubblico e con la storia e dev’essere in grado di trasmetterla.  

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Un po’ di storia

Il guardiano della Cattedrale a Losanna è un’istituzione, nonostante sia diventato inutile dal lato pratico, visto che il suo ruolo di prevenzione degli incendi è scomparso. Per i e le losannesi, però, resta una figura imprescindibile. Più volte messo in causa, il guardiano è sempre stato salvato dalla volontà popolare.  

La tradizione risale al 1405, o almeno la prima menzione di un orologio nella Cattedrale di Losanna risale a quel tempo.

Cassandre Berdoz, la prima donna guardiana della Cattedrale.
Cassandre Berdoz. Keystone / Jean-christophe Bott

Come detto il ruolo del guardiano era quello di sorvegliare gli incendi. Le case di allora, di legno, erano riscaldate con la legna e i roghi erano frequenti. Ed è proprio in seguito a un grave incendio che, nel 1405, fu ufficializzata la funzione di guardiano, anche se alcune fonti indicano che fosse in carica già dal 1235. 

La storia vuole che per evitare il ripetersi di altre simili catastrofi, il vescovo di allora, Guillaume de Menthonnay (che morirà l’anno successivo) emanò nuove ordinanze per prevenire gli incendi. In breve, vennero designati (pare confermati) due guardiani per i campanili situati nella Cattedrale e nella chiesa di Saint-François con il compito di controllare dall’alto la situazione ed allarmare subito la popolazione in caso di roghi. Inoltre, furono designati diversi guardiani a terra, che percorrevano i quartieri a piedi per svolgere lo stesso compito. 

Nonostante il progresso tecnico del Novecento, che ha reso di fatto inutile la sua presenza (le sirene antiincendio sono state istallate nel 1907 e il rintocco delle campane è stato automatizzato), il guardiano è rimasto fermo a presidiare il campanile della Cattedrale Notre-Dame.  

Anacronistica, certamente, ma la funzione di guardiano rimane ancora oggi diffusa in molti Paesi europei. Esiste infatti la Confraternita, o la Corporazione europea dei guardiani, meglio conosciuta come “Europäische Nachtwächter- und TürmerzunftCollegamento esterno” che riunisce le 58 città di nove Paesi europei dove questa tradizione è ancora praticata. Si tratta soprattutto di località tedesche e danesi. In Svizzera, oltre Losanna, la tradizione vive ancora a Sciaffusa, Stein am Rhein (Canton Sciaffusa) e Bischofszell (Canton Turgovia). Ogni anno la Confraternita si dà appuntamento in una delle 58 città. Losanna ha ospitato questo incontro nel 2012. 

Seguendo l’onda della modernizzazione, nel 1960 – dunque 555 anni dopo la sua istituzione – la Città di Losanna propone di sopprimere questa funzione obsoleta. I cittadini e le cittadine, contrariati, inondano i giornali locali con lettere a favore della salvaguardia di questa figura. Una campagna durata alcuni mesi che ha portato i suoi frutti: l’attaccamento dei e delle losannesi è stato infine premiato.  

Alexandre Schmid.
Il nuovo guardiano della Cattedrale di Losanna, Alexandre Schmid. @Mathilde Imesch – Ville de Lausanne

Così, dopo Renato Häusler, in carica dal 2002 – che è succeduto al non meno celebre Philippe Becquelin, l’illustratore satirico meglio conosciuto con lo pseudonimo di “Mix et RemixCollegamento esterno” – ora toccherà allo storico Alexandre Schmid mantenere viva la tradizione gridando a voce alta l’ora dalla torre campanaria.  

Parlando di tradizioneCollegamento esterno, concludiamo con una riflessione di alcuni anni fa di Renato Häusler: “Mi appassiona il fatto di essere da solo nella torre e di svolgere un lavoro anacronistico. È come una bolla fuori dal tempo. Ripetiamo gli stessi gesti che venivano compiuti diverse centinaia di anni fa, mentre la società si evolve a tutta velocità”. 

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