La tassa sul traffico pesante in Svizzera va aumentata
Il numero di camion che attraversa le Alpi diminuisce, ma l'obiettivo di 650'000 transiti all'anno è ancora lontano.
Keystone/gaetan Bally
Per potenziare il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia, il Governo svizzero propone di aumentare del 5% dal 2025 la tassa che grava sui camion che circolano nella Confederazione.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Il completamento di Alptransit e gli ulteriori strumenti e misure finora adottati hanno un impatto positivo sul trasferimento del traffico merci attraverso le Alpi. Nel primo semestre 2023 la ferrovia aveva infatti una quota di mercato del 72,7%. Nello stesso tempo, i transiti di autocarri nella regione alpina sono scesi ben al di sotto del milione.
Malgrado questa evoluzione favorevole, l’obiettivo sancito per legge di ridurre a 650’000 l’anno i transiti di camion rimane lontano.
“Il trasferimento è oggi ostacolato da diversi fattori quali la difficile situazione economica in Europa, i numerosi cantieri sulla rete ferroviaria e i ritardi di molti treni”, rileva il Consiglio federale nel comunicatoCollegamento esterno.
Per potenziare ulteriormente il trasferimento, il Governo propone così una serie di misure.
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Tra queste spicca l’aumento delle tariffe della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), che sono rimaste invariate dal 2012. Il balzello dovrebbe essere aumentato del 5% dal 2025.
Altro provvedimento: creare le basi legali per sostenere maggiormente il traffico combinato sulle brevi distanze (tratte inferiori a 600 chilometri). Per finanziarle nei prossimi anni saranno ridotte le indennità per offerte su lunghe distanze.
A beneficiarne, precisa il Governo, saranno in particolare il traffico interno da e verso il Ticino e il traffico d’importazione e d’esportazione. Maggiori incentivi dovrebbero inoltre essere destinati anche alle offerte di trasporto da e verso la Germania meridionale e la Francia orientale. L’autostrada viaggiante sarà inoltre in esercizio fino al 2028, come chiesto dal Parlamento.
Nella nota, l’esecutivo indica anche di aver rinunciato al previsto aumento del prezzo della corrente ferroviaria per il traffico merci dall’inizio del 2024. Il prezzo resterà pertanto di 12 centesimi per chilowattora. In questo modo il traffico merci sarà sgravato di circa 10 milioni di franchi l’anno.
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