La Svizzera “in stretto contatto” con i Paesi europei per evacuare i suoi cittadini dal Niger
In Niger il clima si fa pesante, soprattutto per le persone di origini francesi.
Keystone / Issifou Djibo
Mentre Italia e Francia stanno procedendo con dei voli speciali all'evacuazione dei loro cittadini dal Paese teatro di un colpo di Stato, la Svizzera assume per ora una posizione più attendista.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha indicato martedì di essere in “stretto contatto” con i partner europei, in particolare la Francia, al fine di poter approfittare delle operazioni di evacuazione che stanno organizzando.
Contrariamente a Parigi, che ha invitato i suoi circa 600 cittadini presenti in Niger a lasciare il Paese, Berna non ha per ora emesso alcuna raccomandazione. La decisione di lasciare una regione di crisi è facoltativa, e può essere presa a proprio rischio e a proprie spese, ha ricordato martedì il DFAE, che in questi casi dispone di una linea telefonica di emergenza. La Confederazione può partecipare alle operazioni di ricerca e salvataggio. In Niger alla fine del 2022 erano registrate 27 persone con la cittadinanza svizzera, stando alle cifre dell’Ufficio federale di statistica.
La Francia si è detta disposta a evacuare con i suoi aerei anche “i cittadini europei che desiderano lasciare il Paese”, stando a una nota del Ministero degli esteri.
A procedere a simili operazioni è anche l’Italia. Mercoledì mattina un Boeing 767 dell’Aeronautica militare è atterrato a Ciampino. A bordo vi erano 99 passeggeri, italiani e stranieri.
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