La Strategia Biodiversità Svizzera entra nella seconda fase
La seconda fase prevede 15 misure in totale.
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Per la seconda fase della Strategia Biodiversità Svizzera, approvata mercoledì dal Consiglio Federale, ci si concentrerà, tra le altre cose, sulla moria d'insetti e sulla promozione della varietà delle specie.
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Keystone-ATS
Misure contro la moria degli insetti, per l’adattamento ai cambiamenti climatici e per la promozione della varietà delle specie negli insediamenti. Sono questi i punti salienti della seconda fase, valida per il periodo 2025-30, del piano d’azione della Strategia Biodiversità Svizzera, approvata mercoledì dal Consiglio federale.
Nella prima fase del piano, cominciata nel 2017 e scaduta quest’anno, sono state avviate attività a lungo termine che hanno comportato un aumento considerevole dei fondi destinati alla biodiversità, evidenzia il governo in una nota. Al momento, la Confederazione investe più di 600 milioni di franchi all’anno in questo settore.
La seconda fase prevede 15 misure iniziali, fra cui l’identificazione e la valorizzazione delle superfici particolarmente importanti per gli insetti, provvedimenti concernenti le specie animali e vegetali, gli spazi vitali destinati all’adattamento ai cambiamenti climatici, l’interconnessione e il sostegno rafforzato a cantoni e comuni per la promozione della biodiversità negli insediamenti. A tutto ciò sono destinati, fino al 2030, in totale 24 milioni di franchi.
L’esecutivo si dice consapevole del fatto che per salvaguardare la varietà biologica occorre che tutti si assumano le loro responsabilità e che tutti i lavori siano affrontati in modo congiunto. Per tale ragione, anche gli uffici federali legati ad altri settori politici, vedasi pianificazione del territorio, agricoltura, trasporti e cooperazione internazionale, dovranno elaborare misure in tal senso, da presentare entro fine 2025.
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