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La stagione sciistica inizia bene, ma…

tre snowboarder seduti su una pista da sci
Il grande afflusso di persone sulle piste fa aumentare gli incidenti. Keystone / Gian Ehrenzeller

La neve caduta in novembre è stata positiva per molte località sciistiche, sopratutto a nord delle Alpi. Neve che però ha portato anche a diversi incidenti sulle piste.

Sulle piste svizzere la stagione fa registrare un aumento di sciatori del 18%. Le precipitazioni nevose iniziate già a novembre hanno favorito le vacanze in montagna. I numeri sono positivi in tutta la Svizzera, ma sono leggermente inferiori alla media in Ticino (+7%) e nei Grigioni (+8%).

Il vice-direttore degli impianti di risalita di Lenzerheide (Grigioni) Christian Wyrsch, ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI, si dice comunque soddisfatto di come stanno andando le cose: durante le vacanze di Natale, ha detto, “abbiamo avuto molti ospiti, sopratutto grazie al bel tempo. Abbiamo registrato il 12% in più di sciatori rispetto a un anno fa. Sulla media degli ultimi cinque anni parliamo addirittura di un +25%”.

Le considerazioni di Christian Wyrsch al TG 20.00 della RSI dell’8 gennaio 2025:

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Aumento, come detto, generalizzato a tutta la Confederazione: le stime parlano di un milione di persone in più sulle piste.

“Ad aver beneficiato di questo aumento – prosegue Wyrsch – sono stati soprattutto i comprensori piccoli e situati a quote relativamente basse che hanno avuto neve già a novembre e che è rimasta fino a Natale”.

Non bisogna però adagiarsi sugli allori: “Negli ultimi giorni qui a Lenzerheide, ma anche a sud delle Alpi, è scesa nuova neve. Ne servirà però altra per non dipendere troppo dall’innevamento artificiale”.

La stagione comunque è appena iniziata: “Determinante sarà la meteo nei fine settimana e durante le prossime vacanze di febbraio”.

Tre morti e diversi feriti

Se da un lato si registra un record di presenze, dall’altro, le piste elvetiche offrono anche un tragico bilancio: sono già tre le persone che in pochi giorni hanno perso la vita a causa d’incidenti sulla neve.

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La sicurezza torna dunque al centro delle preoccupazioni degli addetti ai lavori.

Gli elicotteri del servizio di elisoccorso Rega sono dovuti decollare ben 150 volte per portare sciatori e snowboarder infortunati all’ospedale, ossia un terzo in più rispetto all’anno scorso.

Niente panico (per ora) presso l’Ufficio per la prevenzione degli infortuni (UPI): “Per un bilancio è ancora troppo presto, ma non siamo ancora sopra le cifre pluriennali che vedono in media 5 sciatori e uno snowboarder morti ogni stagione”, ha spiegato alla RSI il portavoce dell’UPI Christoph Leibundgut.

“Bisogna prendere una stagione nel suo insieme, perché è chiaro che la gente va a sciare quando è bello e c’è la neve. È la quantità di gente sulle piste che determina l’incidenza degli infortuni”.

L’intervista a Christoph Leibundgut al TG 20.00 della RSI dell’8 gennaio 2025:

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Rimane comunque un bilancio pesante. In media sono 60’000 gli incedenti ogni anno e 14’000 persone necessitano di assistenza. E il fattore umano è il principale colpevole (nel 90% dei casi), anche perché in Svizzera le piste hanno degli alti standard di sicurezza.

“La ragione principale degli incidenti sulle piste – spiega Leibundgut – è che gli utenti sopravvalutano le proprie capacità, e così incorrono in errori tecnici e di valutazione del terreno, e la seconda ragione è la velocità. Non tutti sono Lara Gut o Marco Odermatt. Bisogna semplicemente accettare questo fatto e adattare il proprio modo di sciare. Già questo ridurrebbe i rischi al minimo”.

Altrettanto importanti sono gli standard di sicurezza: gli attacchi, per esempio, vanno fatti verificare professionalmente all’inizio di ogni stagione e il casco serve, perché riduce nettamente i rischi di complicazioni in caso di caduta.

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