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La Procura federale indaga su sospetto fondi svizzeri per Hamas

Il Procuratore federale svizzero Stefan Blättler in un immagine recente.
Il Procuratore federale svizzero Stefan Blättler. © Keystone / Alessandro Della Valle

In un'intervista alla radio SRF, il Procuratore federale Blättler ha comunicato che è stato aperto un procedimento penale.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sta indagando per capire se Hamas sia stato finanziato con denaro proveniente dalla Svizzera. A questo proposito ha avviato un procedimento penale, ha reso noto sabato il procuratore federale Stefan Blättler in un’intervista rilasciata alla radio svizzera di lingua tedesca SRFCollegamento esterno.

Il MPC si è già attivato un paio di settimane prima dell’attacco contro Israele, ha aggiunto Blättler, che non ha potuto fornire ulteriori dettagli, stando a una sintesi dell’intervista pubblicata sul sito di SRF. Questo, per non compromettere il procedimento, che secondo Blättler durerà ancora parecchio tempo.

Contrariamente all’Unione Europea, la Svizzera non ha vietato Hamas. Nonostante ciò, lo scorso 11 ottobre il Consiglio federale si è detto favorevole ad una classificazione dell’organizzazione come terrorista. Un’apposita “task force” governativa sta valutando le vie giuridiche a disposizione.

Precedenti e altre inchieste

Una designazione ufficiale di Hamas quale terrorista – come è il caso per Al-Qaïda o lo Stato islamico – semplificherebbe le cose per l’accusa, ha indicato a SRF il procuratore Blättler.

Una ventina di anni fa, erano emersi sospetti circa una raccolta fondi in Svizzera in favore di Hamas. Gli Stati Uniti avevano allora inserito nella lista nera l'”Association de secours palestinien” (ASP). Quest’ultima è stata per finire dissolta, senza però mai essere oggetto di accusa da parte del MPC.

In Svizzera sono attualmente in corso circa 70 procedimenti penali legati al terrorismo in genere, ha inoltre detto il Procuratore alla SRF. Ha inoltre affermato che gli agenti di polizia giudiziaria a livello federale sono pochi, nel settore dell’antiterrorismo come in quello delle organizzazioni criminali.

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