La povertà "fraintesa" nella ricca Svizzera
Pregiudizi e vergogna aggravano i problemi delle persone che vivono al di sotto della soglia di povertà in Svizzera, afferma uno studio di una ONG sostenuto dal ministero della Giustizia svizzero.
Secondo le statistiche ufficiali, nel 2021Link esterno il tasso di povertà in Svizzera è aumentato fino a toccare l'8,7% della popolazioneLink esterno, rispetto all'8,5% dell'anno precedente.
Ciò significa che circa 745'000 persone vivono con un reddito inferiore alla soglia di povertà, ossia 2'289 franchi svizzeri al mese per una persona sola e 3'989 franchi svizzeri al mese per due adulti e due bambini.
+ Un quinto della popolazione svizzera non riesce a far fronte a spese impreviste
Ma le statistiche grezze non raccontano l'intera storia, afferma l'ONG ADT Fourth World in un nuovo studio.
In genere, le persone vulnerabili si vergognano così tanto di chiedere aiuto che diventano più emarginate del necessario.
"Le persone che vivono in povertà sono ancora percepite dalla società come responsabili della loro situazione", ha dichiarato a Keystone-SDA Perry Proellochs, portavoce di ATD Fourth World. "È una questione sistemica e strutturale. Le persone lottano per uscire da questa spirale negativa".
Le persone con pochi soldi non lottano solo per pagare le bollette, ma soffrono di una scarsa vita sociale e culturale, conclude lo studio.
I risultati dello studio saranno presentati martedì dalla ministra di giustizia Elisabeth Baume-Schneider in occasione di un simposio sul welfare a Berna.
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