La Patrouille cambierà.
Keystone / Michael Buholzer
La squadriglia acrobatica ufficiale dell'esercito svizzero va abolita nella sua versione attuale, secondo il Consiglio degli Stati (Camera alta del Parlamento elvetico).
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Keystone-ATS
La Patrouille Suisse, almeno nella sua versione attuale, va abolita. Ne è convinto il Consiglio degli Stati che lunedì – con 25 voti contro 19 – ha deciso di respingere una mozione del “senatore” bernese Werner Salzmann (Unione democratica di centro UDC, destra conservatrice) che chiedeva di mantenerla.
Con il suo atto parlamentare, Salzmann domandava al Governo di mantenere la squadriglia acrobatica dell’esercito, che lui stesso definisce “il fiore all’occhiello” delle forze aeree elvetiche, come team di jet. Stando al consigliere agli Stati bernese, oltre alle esibizioni che la vedono protagonista, la Patrouille Suisse fornisce infatti un contributo alla salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo e di deterrenza verso potenziali nemici.
Riguardo agli F-5 Tiger, impiegati dal 1995, in aula Salzmann ha evidenziato che questi velivoli servono anche per l’istruzione dei piloti. Mantenere un numero ridotto di jet, secondo il bernese, non è quindi un lusso, ma un modo di assicurare la capacità di difesa della Svizzera.
Fondi servano per rafforzare difesa
La maggioranza della Camera dei cantoni l’ha pensata però diversamente. “I mezzi finanziari a disposizione dell’esercito devono essere utilizzati in primo luogo per investimenti mirati a rafforzare la capacità di difesa”, ha spiegatoil lucernese Andrea Gmür-Schönenberger (Centro) a nome della commissione.
Il mantenimento in servizio degli obsoleti F-5 Tiger, utilizzati esclusivamente per i voli acrobatici della Patrouille Suisse, “contribuirebbe in misura estremamente ridotta al raggiungimento di tale obiettivo”, ha aggiunto. Inoltre, stando alla maggioranza che ha seguito la commissione preparatoria, per mantenere i jet “sarebbe necessario impiegare risorse a scapito di altri investimenti pianificati e urgenti dell’esercito”.
Una minoranza (composta anche da taluni “senatori” del Centro e del Partito liberale radicale (PLR, destra) ha difeso in aula la tesi di Salzmann, ossia che la Patrouille Suisse “abbia un elevato valore simbolico e rafforzi la volontà di difesa”. La pattuglia acrobatica gode infatti “di un’ottima reputazione a livello internazionale e dimostra la prontezza all’impiego e la capacità dei piloti, fornendo quindi un prezioso contributo alla dissuasione”, è stato precisato.
Anche il Consiglio federale dice “no”
Da notare che la Patrouille Suisse potrebbe continuare ad esistere anche in caso di pensionamento dei vecchi F-5 Tiger, seppur con modalità diverse. Nella sua presa di posizione sulla mozione Salzmann, che raccomandava di respingere, il Consiglio federale ha affermato che il Dipartimento della difesa sta già esaminando la possibilità di proseguire l’attività con un altro modello di aereo. Un jet non rappresenterebbe tuttavia una soluzione praticabile per motivi economici, operativi e di addestramento, ha spiegato la consigliera federale Viola Amherd.
Per l’Esecutivo, il proseguimento dell’attività degli F-5 Tiger è quindi poco opportuno. Da un decennio, secondo la ministra della difesa, tale modello di caccia non è più idoneo sul piano militare per la protezione dello spazio aereo, per il servizio di polizia di notte o in condizioni meteorologiche avverse.
Riguardo ai costi, attualmente la Patrouille Suisse genera in totale spese per 40 milioni di franchi all’anno. Gli F-5 Tiger potranno inoltre essere utilizzati senza altri investimenti solo fino al 2027.
Alle condizioni attuali, i costi per l’utilizzo degli F-5 Tiger per i prossimi dieci anni ammonterebbero verosimilmente a poco meno di mezzo miliardo di franchi, ha riassunto il Consiglio federale, secondo cui ciò sottrarrebbe risorse all’introduzione ottimale degli F-35A.
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