La parola svizzera in italiano dell’anno è “non binario”
L'artista svizzero Nemo, rappresentante più noto della comunità non binaria in Svizzera.
Keystone / Til Buergy
La vittoria di Nemo, cantante svizzero che si definisce non binario, all'Eurovision Song Contest 2024 ha influenzato la lingua italiana della Confederazione nell'anno che sta per concludersi.
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Keystone-ATS
È “non binario” la parola svizzera dell’anno 2024 in italiano, seguita da “allerta meteo” e “nomofobia”. Lo rende noto martedì in un comunicato la Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW).
“Si tratta di parole che mettono in risalto temi che negli anni a venire saranno sempre più presenti nel discorso pubblico”, sostiene, citato nella nota, Angelo Ciampi, coordinatore della giuria per la parola dell’anno in italiano.
La vittoria del cantante svizzero Nemo alla 68esima edizione dell’Eurovision Song Contest e quella della pugile algerina Imane Khelif alle recenti Olimpiadi hanno stimolato una grande discussione sul significato del concetto di “non binario”, spiega la ZHAW. Esso però va oltre la questione di genere e mette in discussione più globalmente la visione dualistica del mondo.
La meteo è purtroppo balzata agli onori della cronaca per l’intensificarsi di eventi atmosferici estremi sia in Svizzera (vedasi alluvioni in Mesolcina, Vallemaggia e altre regioni) sia nel resto d’Europa, come in Italia e di recente in Spagna. Le allerte sono quindi diventate un mezzo fondamentale per la protezione della vita e dei beni, si legge nel comunicato.
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Tedesco, francese e romancio
Passando alle altre lingue nazionali, in tedesco al primo posto si piazza “Unterschriften-Bschiss”, (“truffa delle firme”, in relazione alle possibili frodi nella raccolta delle firme per le iniziative e i referendum), al secondo posto “divers” (“diverso”, in relazione alla diversità sessuale e la tema della biodiversità) e al terzo posto “Murgang” (“colata detritica”, in relazione alle alluvioni che hanno colpito la Svizzera e alla colata detritica che minaccia il villaggio di Brienz nel canton Berna).
Le parole dell’anno nella Svizzera francese sono invece “cessez-le-feu” (“cessate il fuoco”, in relazione alle guerre in Medio Oriente e tra Russia e Ucraina), “consentement” (“consenso”, in relazione al tema della violenza contro le donne) e “quoicoubeh” (un gioco di parole su Tiktok per rispondere a una domanda incomprensibile).
In romancio, infine, in prima posizione si colloca “segundimorant” (“residenti secondari”, in relazione ai tanti residenti con case secondarie), in seconda “vegliadissem” (“discriminazione degli anziani”, in relazione all’iniziativa sulle pensioni e alla riforma della LPP) e in terza “festivitads” (“festività”, il 2024 è stato l’anno di tanti giubilei nei Grigioni).
Il servizio del TG 20.00 del 3 dicembre 2024 della RSI:
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