La frana di Brienz è stata misurata grazie alla fibra ottica
Alcuni gruppi di ricercatori hanno identificato la scossa provocata dalla frana di Brienz (canton Grigioni) del 2023 attraverso la fibra ottica sotterranea utilizzata per Internet.
L’onda d’urto della frana di Brienz ha portato ad allungamenti e compressioni estremamente ridotte nelle fibre ottiche usate per la rete internet. Esperti dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) e del Politecnico federale di Zurigo (ETH) hanno potuto misurare in tempo reale le distorsioni causate dall’evento, calcolandone l’origine lungo la fibra con una precisione di qualche metro.
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Per le misurazioni sono stati utilizzati impulsi laser inviati attraverso una fibra non utilizzata nel cavo delle telecomunicazioni, ha spiegato in un comunicato diffuso martedì il WSL. Nel caso di una deformazione gli impulsi tornano in maniera modificata. Il metodo è utilizzabile ovunque si trovi la fibra ottica (molto presente in Svizzera), ad esempio lungo le linee ferroviarie.
La parte più difficile è separare i movimenti che si cercano dagli altri presenti, come quelli provocati da treni, traffico o fiumi. In questo senso l’intelligenza artificiale può aiutare a, con l’aiuto di un algoritmo, riconoscere i segnali in maniera automatica. Nel 95% dei casi l’identificazione è corretta, sostengono gli esperti nella ricerca pubblicata su “Geophysical Research Letters”.
Il metodo di monitoraggio tramite fibra ottica potrebbe essere utile per tenere d’occhio potenziali frane, valanghe o terremoti a distanza e con precisione.
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