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La Confederazione “deve acquistare Piazza federale a Berna”

Piazza Federale.
Piazza federale è spesso utilizzata per le manifestazioni, soprattutto durante le sessioni parlamentari. KEYSTONE/© KEYSTONE / ALESSANDRO DELLA VALLE

Fare della Piazza federale di Berna una piazza della Confederazione. Una mozione dell'Unione democratica di centro (UDC), che sarà discussa lunedì 15 aprile in Parlamento, chiede alla Confederazione di acquistare la piazza dalla città di Berna.

Le manifestazioni in Piazza federale sono autorizzate dalla città di Berna. Spetta dunque al Municipio cittadino decidere di autorizzare manifestazioni in Piazza federale, anche durante le sessioni parlamentari (tre settimane per quattro volte all’anno).

Di regola – scrive l’UDC nella mozione – gli organizzatori programmano le manifestazioni politiche a Piazza federale per attirare l’attenzione a livello nazionale o addirittura internazionale. Le manifestazioni durante le sessioni parlamentari sono molto apprezzate.

Per questo motivo il partito della destra popolare ritiene che sia necessario creare una regolamentazione che tenga conto dei rapporti di forza fra i partiti svizzeri e non soltanto della compagine del municipio locale.

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La piazza – ribadisce l’UDC – si chiama infatti Piazza federale e non Piazza della città di Berna, proprio perché le manifestazioni che vi hanno luogo sono di interesse sovracomunale.

Con la regolamentazione vigente – ricorda l’UDC – sussiste il pericolo che vengano commessi abusi a fini politici e prese decisioni arbitrarie da parte di un organo costituito secondo criteri che non rispettano la rappresentanza dei partiti a livello federale. Inoltre, a causa del crescente numero di manifestazioni a Piazza federale, la sicurezza dei parlamentari è lasciata sempre più spesso al caso.

La Confederazione deve pertanto avviare trattative con il Municipio della città di Berna per acquistare Piazza federale e provvedere a una regolamentazione per l’utilizzo della stessa che sia equa e politicamente equilibrata per tutte le parti e che tenga in giusta considerazione gli interessi nazionali e della sicurezza dei parlamentari.

Il parere negativo del Consiglio federale

Piazza federale è stata creata intorno al 1902 contemporaneamente al Palazzo del Parlamento. Oltre a visite di Stato e manifestazioni politiche, in Piazza federale si svolgono vari eventi come il mercato di Berna, ogni martedì e sabato. Essa è stata inaugurata nella sua forma attuale nell’agosto del 2004.

Piazza federale fa parte del suolo pubblico della città di Berna. Il Consiglio federale ricorda che Piazza federale è dunque soggetta, in primo luogo, alla legge sulle strade del Cantone di Berna. Secondo tale legge le piazze devono essere qualificate come strade comunali e sono di proprietà del Comune che esercita la sovranità su di esse.

Se la città di Berna e la Confederazione trovassero un accordo, un cambio di proprietà sarebbe in linea di principio possibile dal punto di vista del diritto privato, tuttavia mancano le basi legali di diritto pubblico. La legge federale sulle strade nazionali prevede che le strade cantonali o comunali possano essere considerate strade nazionali, ma nel caso in questione non è soddisfatto il requisito relativo alle vie di comunicazione di importanza nazionale.

Pertanto, in caso di acquisto bisognerebbe creare la relativa base legale in coordinamento con la città di Berna, proprietaria della piazza e del suolo pubblico adiacente.

Oltre agli aspetti legali, l’acquisto di Piazza federale – ricorda il Consiglio federale – avrebbe conseguenze di vasta portata per la Confederazione, sia sul piano finanziario sia su quello del personale. All’onere finanziario dell’acquisizione si aggiungerebbe la responsabilità per la manutenzione e l’esercizio, nonché la responsabilità in caso di incidenti.

In considerazione di questa situazione iniziale, il Consiglio federale non ritiene che l’acquisto di Piazza federale sia una misura adeguata per raggiungere gli obiettivi perseguiti dalla mozione. Per questo motivo il Governo federale chiede ai parlamentari di respingere la mozione.

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