La televisione svizzera per l’Italia

In Svizzera è sempre più apprezzato il vino locale

Vino versato in un bicchiere in un vitgno della Cote (Canton Vaud)
Piace sempre di più il vino prodotto in Svizzera. KEYSTONE/© KEYSTONE/ VALENTIN FLAURAUD

È aumentato il consumo di bottiglie elvetiche nel 2023 (+3,8%) mentre l'Italia è la regina delle bollicine.

Si sono bevuti 1,3 milioni di litri di vino in meno l’anno scorso in Svizzera. Il calo annuale, di cui ha riferito giovedì l’Ufficio federale dell’agricoltura, è stato dello 0,5%, su un totale di 235,9 milioni di litri consumati (85,3 milioni di bianchi e 150,6 milioni di rossi).

Viene così conferma la tendenza ultradecennale: nel 2000 venivano infatti consumati nella Confederazione 297 milioni di litri, vale a dire il 20% in più, con una popolazione peraltro inferiore del 23%. In 30 anni, dal 1993 al 2023, il consumo annuo dei rossi si è ristretto da 204 a 150 milioni di litri, mentre hanno tutto sommato tenuto i bianchi (arretrati da 92 a 85 milioni).

Altri sviluppi
scaffale di un supermercato con dei vini

Altri sviluppi

Una bottiglia di vino su quattro consumata in Svizzera è italiana

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2022 la popolazione svizzera ha consumato 237 milioni di litri di vino, il 7% in meno rispetto all’anno precedente. I vini italiani continuano ad essere i più apprezzati.

Di più Una bottiglia di vino su quattro consumata in Svizzera è italiana

Vini elvetici sugli scudi

In una prospettiva di corto termine si sono comunque distinti i prodotti indigeni: in 12 mesi il consumo dei vini svizzeri è salito del 3,8%, attestandosi a 91 milioni di litri, a fronte di un arretramento del 3,1% di quelli prodotti oltre frontiera, attestatisi a 144,9 milioni di litri.

A questo proposito c’è da sottolineare la crescita dei rossi elvetici (46 milioni, +2,1 milioni), che è stata superiore a quella dei bianchi (44,6 milioni, +1,3 milioni). Tra le bottiglie estere il vistoso calo del consumo dei rossi (104,1 milioni, -5 milioni) non è stato compensato dal crescente apprezzamento dei bianchi (40,7 milioni, +0,3 milioni).

Contenuto esterno

Tra i vini importati sono particolarmente apprezzati  quelli italiani che, pur scendendo in un anno da 57 a 55,1 milioni di litri, restano saldamente in testa tra quelli importati. Tra gli alcolici prodotti nel Belpaese la fanno sempre da padroni i rossi (43 milioni di litri), nonostante il calo di 2,3 milioni di litri consumati in 12 mesi, mentre è cresciuta la stima verso i bianchi, passati da 11,6 a 12 milioni (+0,4 milioni). Da notare però che nel 2019 si bevevano in Svizzera ben 64 milioni di litri di vino tricolore.

Anche per i cugini francesi si è registrato un calo dei consumi da 33 a 32,2 milioni di litri in un anno (-0,8 milioni) mentre per quelli spagnoli si è osservato un leggerissimo incremento da 27,1 a 27,2 milioni di litri di nettare di Bacco bevuti dalla popolazione elvetica.

Il 43% delle importazioni di vino è Made in Italy

La statistica delle importazioni – che non coincide con quella dei consumi poiché una quota delle prime viene assegnata alle scorte – evidenzia in modo più chiaro le rispettive quote di mercato dei vini stranieri.

Contenuto esterno

Il 43% dei vini acquistati all’estero proviene dall’Italia, una percentuale che si dilata significativamente nell’ambito degli spumanti dove le bollicine italiche sono il 64% del totale, seguite da quelle francesi, al 23%.

Il comparto dei bianchi presenta divari meno accentuati con il 30% dei vini importati dall’Italia, davanti a quelli spagnoli (23%) e francesi (21%). Per i rossi, invece, le proporzioni sono analoghe a quelle totali.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR