La settimana in Svizzera
I complicati rapporti tra Svizzera e i paesi dell'Unione europea, con le varianti specifiche Brexit e vertenza frontalieri italiani, hanno caratterizzato la cronaca della settimana sui media della Confederazione. Tra le altre notizie di rilievo la vertenza Bombardier-Ferrovie federali, approdata a Palazzo, e i primi passi parlamentari verso l'estensione del regime matrimoniale (adozioni comprese) alle coppie omosessuali.
Le disposizioni che attualmente disciplinano il matrimonio si applicheranno in futuro anche alle unioni fra persone dello stesso sesso. Il progetto ha ricevuto il via libera della commissione affari giuridici del Consiglio Nazionale. Le coppie omosessuali potranno adottare ma le lesbiche non potranno accedere alla procreazione assistita.
Anche se Roma tarda a firmare l'accordo fiscale sui frontalieri il governo svizzero non intende adottare misure unilaterali, preferendo proseguire sulla via del dialogo. Lo ha scritto il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza del deputato leghista Lorenzo Quadri.
I paesi membri dell'UE invitano la Confederazione ad approvare senza indugio l'accordo quadro istituzionale negoziato negli scorsi mesi e destinato a regolare i futuri rapporti tra Berna e Bruxelles. Ma in Svizzera restano forti le resistenze.
I rappresentanti di Bombardier e delle Ferrovie federali (Ffs) hanno dovuto fornire lunedì le loro spiegazioni alla Commissione dei trasporti del Consiglio Nazionale sui ritardi nella consegna dei nuovi treni a due piani Dosto che continuano a manifestare problemi di affidabilità.
L’intesa bilaterale sottoscritta dal ministro dell’economia Guy Parmelin e dal responsabile del commercio estero britannico Liam Fox garantirà la prosecuzione delle relazioni commerciali tra Berna e Londra dopo l'uscita del Regno unito dall'Unione europea.
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