Nuovi treni difettosi, Ffs e Bombardier si scusano
Convogli consegnati con 4 anni di ritardo, difetti tecnici difficili da risolvere, la mega commessa di 62 treni per un valore di 2 miliardi di franchi è diventata un caso politico.
I rappresentanti di Bombardier e delle Ferrovie federali (Ffs) hanno dovuto fornire lunedì le loro spiegazioni alla Commissione dei trasporti del Consiglio Nazionale sui disservizi ai nuovi treni a due piani Dosto.
Attualmente circolano 12 convogli – quattro InterCity 200 su un totale di 23, cinque InterRegio 200 su 30 e tre InterRegio 100 su nove, che operano come InterRegio sulle linee Zurigo–Coira via San Gallo e Zurigo–Basilea (IR 13/37) – ma la messa in esercizio del pacchetto completo, soprattutto sulla direttrice est-ovest del paese Ginevra-San Gallo, sta subendo notevoli ritardi.
I problemi tecnici, soprattutto alle porte e al software, sono all’origine dei tre quarti di tutte le perturbazioni e soppressioni di treni, hanno riconosciuto le Ffs.
Il costruttore canadese, hanno assicurato i responsabili dell’ex regia federale, sta lavorando per migliorare l’affidabilità del suo prodotto ma i parlamentari non hanno lesinato critiche per quanto sta avvenendo e hanno aggiunto che potrebbero essere coinvolti anche i loro colleghi della Commissione della gestione per rafforzare la vigilanza sulle Ferrovie.
I dirigenti di Bombardier e delle Ffs, che in una nota congiunta si sono scusati “con i viaggiatori per i problemi di stabilità dei nuovi treni”, non hanno voluto però divulgare informazioni in merito a eventuali penali per i ritardi nella consegna dei nuovi convogli.
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