La settimana in Svizzera

In Svizzera è una grande novità: alla testa (politica) dell'esercito è stata nominata una donna. Intanto il parlamento ha bocciato la nuova legge sul clima. Nessuna legge particolare neppure per le criptovalute. In Ticino il presidente dell'Accademia della Crusca ha presentato la sua ultima pubblicazione: "L'italiano è meraviglioso". Sempre a proposito di lingua, i sordomuti vorrebbero che la loro lingua fosse riconosciuta ufficialmente e hanno organizzato una piccola lezione a tutti i parlamentari elvetici.
La neoeletta Consigliera federale Viola Amherd nel suo piccolo passerà alla storia. Mai una donna prima d’ora aveva diretto il Dipartimento della difesa. Politicamente dunque sarà lei il capo dell’esercito elvetico.

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Prima donna alla testa del Dipartimento della difesa
Dopo quattro giorni di dibattiti, la legge messa a punto per dimezzare le emissioni di gas a effetto serra (Co2) entro il 2030 è stata bocciata dal Parlamento. L’obiettivo, sottoscritto anche da Berna, è quello di contenere l’aumento delle temperature medie al di sotto di due gradi.

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Legge sul CO2 affossata al Nazionale
Il governo svizzero non intende promuovere una specifica legge sulle nuove tecnologie finanziarie basate sulle cosiddette “blockchain”, i registri digitali condivisi su cui si fondano le nuove criptovalute divenute di moda negli ultimi anni. Contrariamente ad altri Paesi, la Svizzera non vuole regolare la tecnologia ma i processi, limitandosi a garantire alle società che operano nel settore le migliori condizioni quadro possibili.

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Blockchain e criptovalute, mano leggera di Berna
“L’italiano è meraviglioso. Come e perché dobbiamo salvare la nostra lingua”. È il titolo del libro di Claudio Marazzini, Presidente appunto dell’Accademia della Crusca. Secondo quest’ultimo, il più acerrimo nemico della lingua italiana sarebbe il provincialismo e l’esterofilia degli italiani.

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L’italiano è una lingua meravigliosa
Il bar del Parlamento svizzero si è trasformato mercoledì in un punto di incontro e di scambio tra non udenti e udenti grazie a un’iniziativa promossa dalla Federazione svizzera dei sordi (Fss). Lo scopo è quello di sensibilizzare il grande pubblico alla cultura dei sordi e a una vera e propria lingua che la Fss vorrebbe veder riconosciuta ufficialmente.

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La lingua dei segni in Parlamento

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