All'incremento delle comunicazioni alle autorità ha contribuito soprattutto l'inasprimento delle norme negli ultimi anni e la maggior consapevolezza del settore finanziario.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Nel 2023, secondo quanto ha riferito l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS), sono giunte alle autorità 11’876 comunicazioni (+4’200, 47 al giorno) di possibili infrazioni alle norme federali da parte degli operatori finanziari, cifra che attesta una progressione in 12 mesi del 56%. La stragrande maggioranza di queste (90%) è stata inoltrata da istituti bancari.
Evoluzione in atto da anni
Il risultato conferma ed amplifica la tendenza dell’ultimo decennio in cui si è osservato un incremento medio annuo dei casi pari al 20-30%. Un’evoluzione dovuta sicuramente, almeno in parte, all’inasprimento delle disposizioni relative alla “due diligence” e all’obbligo di segnalazione.
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In proposito il rapporto annuale del MROS parla di una “maggiore consapevolezza degli intermediari finanziari circa l’importanza di contrastare in modo efficace il riciclaggio di denaro e ciò a causa dei numerosi scandali di corruzione e riciclaggio di denaro in cui si è trovata implicata gran parte della piazza bancaria svizzera”.
Gli istituti, aggiunge il documento, hanno rafforzato in termini di organico le divisioni che si occupano di criminalità finanziaria e inoltre i i progressi tecnologici hanno consentito di monitorare costantemente il monitoraggio dele transazioni bancarie.
Meno denunce alla giustizia
A tale proposito va sottolineato che nello stesso periodo il MROS ha trasmesso quasi il 30% di denunce in meno (866) alle autorità giudiziarie rispetto al 2022. Ciò è dovuto, come spiega lo stesso organo federale, alla nuova strategia basata sul rischio che si concentra sui reati più gravi.
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In quest’ambito, il MROS ha trasmesso al Ministero pubblico della Confederazione il 43% di segnalazioni in più rispetto all’anno precedente. La maggior parte di queste erano state rilevate nelle due principali piazze finanziarie di Zurigo e Ginevra.
Criptovalute in ascesa
Nell’anno passato ci sono state 93 comunicazioni di sospetto finanziamento del terrorismo o di violazione della Legge federale sul divieto dei gruppi jihadisti (al Qaeda e ISIS), vale a dire lo 0,8% di tutte le segnalazioni ricevute.
421 hanno riguardato invece relazioni finanziarie con organizzazione criminale o terroristica (3,5% del totale). In ascesa le criptovalute (14,5% del totale), le cui informazioni sono aumentate di due volte e mezzo in tre anni.
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