“Il movimento Antifa va dichiarato illegale in Svizzera”
All’indomani dei disordini a Berna, il consigliere di Stato Philippe Müller propone di vietare il movimento Antifa, ritenuto responsabile di atti violenti, e chiede pene più severe per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate.
“Basta con la violenza di estrema sinistra, il movimento Antifa deve essere dichiarato illegale”. Lo sostiene Philippe Müller, consigliere di stato a Berna e responsabile del Dipartimento sicurezza, all’indomani dei disordini avvenuti durante la manifestazione pro-Palestina di sabato nella città federale.
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In dichiarazioni rilasciate a Keystone-ATS il politico del Partito liberale radicale (PLR, destra) chiede che su Antifa – rete di militanti di sinistra radicale che si identificano nella cosiddetta azione antifascista, opponendosi all’estrema destra e praticando attivismo contro razzismo, sessismo e discriminazione sociale – venga effettuata una verifica da parte del Servizio delle attività informative della Confederazione. La proibizione servirebbe non da ultimo per proteggere le forze di polizia, che sono state nuovamente oggetto di massicci attacchi.
Gli agenti hanno invitato più volte i dimostranti a disperdersi, ricorda il 62enne: alcuni hanno obbedito, ma molti hanno ignorato l’ingiunzione. Oggi questo atteggiamento rappresenta solo una contravvenzione, punibile con una multa: dovrebbe invece essere qualificato come delitto, afferma l’esperto con doppia laurea, in agronomia e in giurisprudenza. Sarebbe così possibile trattenere per più di 24 ore i facinorosi che partecipano a manifestazioni non autorizzate e metterli in carcere preventivo, se sussiste il sospetto di reato.
Alla manifestazione sono stati notati anche bambini piccoli e persino neonati: secondo Müller quello dei loro genitori è un comportamento irresponsabile che andrebbe segnalato alle ARP, le autorità regionali di protezione.
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