La lunga lista delle persone che non pagano la sanità
I Cantoni svizzeri hanno versato circa 325 milioni di franchi alle assicurazioni sanitarie nel 2022 per i loro cittadini e cittadine che non hanno pagato i premi assicurativi. In Ticino queste persone sono poco più di 7'800 per un costo totale di circa 20 milioni di franchi. Tutto questo nonostante i Cantoni aiutino la popolazione in difficoltà con un "sussidio" per pagare parte del premio assicurativo.
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Nonostante in Ticino una persona su tre percepisca un aiuto sociale per pagare l’assicurazione malattia, nel 2022 – questo il dato più recente – 18’352 risultavano “morosi”, coloro cioè che ricevono un precetto esecutivo da un assicuratore malattia perché non hanno pagato o il premio assicurativo o qualche fattura.
“In Ticino oltre 110’000 persone ricevono un aiuto dal Cantone per pagare l’assicurazione malattia [la popolazione è di circa 350’000 abitanti, ndr.]. Ad alcune persone – precisa Sergio Montorfani, direttore dell’Istituto delle assicurazioni sociali del Canton Ticino – viene coperta la totalità del premio assicurativo. Invece, per chi non è beneficiario di prestazioni sociali, il contributo va da un massimo del 76,5% del costo del premio medio a poche decine di franchi a dipendenza del proprio reddito disponibile. Più ci si allontana dalla soglia di riferimento, meno contributi cantonali si ricevono”.
Lo scorso anno il Ticino, come ci conferma Sergio Montorfani, ha versato 380 milioni di franchi in sussidi di cassa malati.
In Svizzera l’assicurazione sanitaria è obbligatoria per tutta la popolazione residente. Le persone devono affiliarsi a un assicuratore privato a libera scelta (chiamata in breve Cassa Malati) tra quelli autorizzati ad esercitare. L’importo del premio non dipende dal reddito ma dall’assicuratore, dal luogo di residenza e dal modello assicurativo scelto. L’assicurazione di base per una persona adulta costa mensilmente tra i 350 e i 400 franchi e ogni anno il premio sale, tanto che questa voce di spesa è da anni tra le preoccupazioni maggiori dei e delle svizzere. I cittadini o le cittadine di condizione economiche modeste hanno però il diritto a un aiutoCollegamento esterno del Cantone per ridurre il costo dei primi. La decisione spetta al singolo Cantone (in Ticino all’Istituto delle assicur
Per quanto riguarda i morosi, precisa Sergio Montorfani “in Ticino hanno raggiunto l’apice nel 2017 quando erano circa 22’000. Durante la pandemia il numero è sceso a 13’000 per poi risalire lentamente: l’ultimo dato, del 2023, parla di 18’352 morosi”.
“Nel 2023 il Ticino ha versato 380 milioni di franchi in sussidi di cassa malati ai propri cittadini”
Sergio Montorfani, direttore dell’Istituto delle assicurazioni sociali
Come funziona la procedura?
Cosa succede a questi assicurati e agli assicuratori? “In generale, se un ‘moroso’ rimane tale alla fine della procedura esecutiva, l’assicuratore riceve un attestato di carenza beni. A questo punto la cassa malati può rivolgersi al Cantone per essere rimborsata, il quale paga l’85% di quanto dovuto. Questa procedura è costata mediamente negli ultimi anni al Canton Ticino attorno ai 20 milioni di franchi. Il Cantone chiede ai comuni quasi il 40% circa di quanto ha pagato agli assicuratori malattia”.
Per capirci bene, spiega ancora Montorfani “se i morosi erano 18’352, gli insolventi per cui il Cantone ha rimborsato l’85% alle case malati erano 7’800. Gli altri morosi, nel frattempo, hanno pagato il dovuto”.
Per combattere questo fenomeno dei morosi, i comuni devono convocare ad una ad una queste persone per conoscere la loro situazione, per capire le loro difficoltà economiche. Capire insomma perché non pagano le fatture o i premi delle casse malati. In quasi 2 casi su 3 però capita che queste stesse persone non rispondano alle convocazioni. I Comuni potrebbe rivolgersi alla magistratura per obbligare i morosi a presentarsi. Una procedura però ritenuta eccessiva che non convince tutti i Comuni.
Situazione in Svizzera
A livello nazionale, su una popolazione di 8,8 milioni di abitanti sono centinaia di migliaia le persone che non pagano i premi. La cifra esatta è difficile da quantificare perché i dati sono cantonali. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ci ha però fornito la somma di quanto i cantoni, singolarmente, pagano ogni anno per i loro cittadini morosi (vedi tabella). Nel 2022, 25 Cantoni hanno rimborsato alle casse malati 324’713’800 franchi (manca il dato del Canton Zugo).
I cantoni svizzeri hanno rimborsato alle assicurazioni 324 milioni di franchi per i cittadini insolventi
Tornando indietro nel tempo, nel 2012, il numero di coloro non pagavano i premi, nonostante i richiami e le procedure di esecuzione, era di poco superiore agli 80’000, per una spesa cantonale totale di 223 milioni di franchi. Nel 2018, i reticenti a pagare erano saliti a 170’000 (probabilmente un record). Non a caso nel 2019 i cantoni hanno sborsato la cifra record di 391 milioni di franchi.
Proprio per cercare di rallentare questa tendenza negativa, dal 2012 i Cantoni sono autorizzati a stilare una lista di assicurati in mora col pagamento dei premi malattia. Una “lista nera” insomma. Su notifica del Cantone, l’assicuratore sanitario può così sospendere l’assunzione dei costi delle prestazioni fornite a questi assicurati, salvo nei casi di urgenza medica. Diversi cantoni svizzero-tedeschi, nonché il Ticino, le hanno introdotte con risultati altalenanti.
“Nel frattempo – precisa Montorfani – la cosiddetta lista nera è stata sospesa a inizio pandemia nel 2020. In Ticino lo è tuttora in attesa che il Gran Consiglio ticinese evada un’iniziativa che chiede di abolirla definitivamente”.
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