Il ministro degli Esteri elvetico Ignazio Cassis.
Keystone-SDA
Ignazio Cassis vuole farsi una propria idea della situazione in Medio Oriente. In seguito a critiche crescenti nelle ultime settimane, il consigliere federale si reca martedì e mercoledì in Israele per una visita lampo che lo porterà anche in Cisgiordania.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) atterra martedì pomeriggio a Tel Aviv, ha appreso Keystone-ATS. In totale, passerà un po’ più di una ventina di ore nella regione. Fra gli obiettivi: farsi una propria idea sull’assistenza umanitaria.
La scorsa settimana il ticinese era stato colpito da diverse critiche. In particolare per le sue giustificazioni sul fatto che la Svizzera non ha firmato una lettera che chiede che gli aiuti umanitari vengano gestiti dall’ONU e dalle ONG umanitarie.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Cassis: a Gaza vanno condannate le violazioni da entrambe le parti
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Tutte le violazioni devono essere condannate, e ci sono violazioni da entrambe le parti”, ha dichiarato Ignazio Cassis al telegiornale romando rispondendo alle domande sulle decine di morti durante le distribuzioni di aiuti a Gaza, controllate da Israele.
Il “ministro” ha sostenuto che tale missiva fosse un “processo alle intenzioni” nei confronti della controversa Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Diverse decine di persone sono state uccise nelle prime settimane di distribuzione condotte da questa fondazione gestita da Stati Uniti e Israele.
Se gli attacchi sono stati attribuiti all’esercito israeliano, il consigliere federale aveva dichiarato che “non sapremo mai” chi è veramente responsabile. Da diverse parti è giunta una richiesta di condanna nei confronti delle azioni di Israele.
Questa sera Cassis incontrerà rappresentanti delle organizzazioni sostenute dalla Svizzera attive nella Striscia di Gaza. Ma la questione umanitaria non è la sola sul menu. Domani, infatti, il ticinese incontrerà il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa e in seguito il capo della diplomazia israeliana Gideon Sa’ar. Non è invece previsto alcun incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Secondo quanto scrive il DFAE in un comunicato, il viaggio rientra nel quadro degli sforzi costanti della Svizzera a favore del dialogo, della pace e del rispetto del diritto umanitario internazionale nella regione. Il Dipartimento si adopera per contribuire agli sforzi per dare una prospettiva di pace per tutte le parti coinvolte.
In Svizzera all’orizzone si profilano di nuovo tassi negativi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Erano stati introdotti per la prima volta nel 2015, per evitare il rafforzamento del franco e rischi di deflazione: un analogo scenario potrebbe portare presto a un ritorno dei tassi d'interesse negativi.
Arresti e incidenti a Zurigo durante una manifestazione per la Palestina
Questo contenuto è stato pubblicato al
In una manifestazione non autorizzata pro Palestina ieri sera a Zurigo si sono verificati incidenti. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e cannoni ad acqua. Gli agenti sono stati aggrediti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Blatten, travolto da una frana il 28 maggio scorso - uno degli eventi naturali più devastanti verificatisi negli ultimi decenni in Svizzera -, riceverà dalla Confederazione 5 milioni di franchi in segno di solidarietà.
India: aereo passeggeri precipita con 242 persone a bordo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un aereo di linea della compagnia Air India diretto a Londra-Gatwick è precipitato subito dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad, nel Gujarat, ed è caduto su un'area residenziale. Lo riporta la TV indiana, che parla di 242 persone a bordo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Museo nazionale svizzero di Zurigo presenta da venerdì un'esposizione sui rapporti fra i monarchi mondiali e la Svizzera.
Studenti e studentesse frontalieri non potranno più andare a scuola a Ginevra
Questo contenuto è stato pubblicato al
Allieve e allievi frontalieri non saranno più ammessi nelle scuole ginevrine. Il Consiglio di Stato ha deciso di porre fine al regime transitorio a partire dall'inizio dell'anno scolastico 2026.
Energie rinnovabili, Svizzera agli ultimi posti in Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera è al 22esimo posto su 28 Paesi europei in termini di sviluppo della produzione di energia solare ed eolica. Tenendo conto solo di otto Paesi vicini, la Confederazione è penultima, osserva la Fondazione Svizzera per l'Energia (SES).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.