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I tempi lunghi per lo smantellamento di una centrale nucleare

I lavori di smantellamento.
I lavori di smantellamento, iniziati nel 2020, dovrebbero concludersi nel 2030. Keystone / Peter Klaunzer

Lo smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg nel Canton Berna è a metà dell'opera. Tutto procede secondo i piani: sono già state rimosse 6'700 delle complessive 13'000 tonnellate di materiale.

L’azienda che gestisce la centrale, la BKW Energie, ha “staccato la spina” all’impianto attivo dal 1972 cinque anni fa, il 20 dicembre 2019 per motivi economici. Mühleberg è quindi la prima centrale nucleare ad aver cessato la sua attività in Svizzera. I lavori di smantellamento hanno preso il via il 6 gennaio 2020 e il sito verrà sgomberato da tutto il materiale radioattivo entro il 2030. Seguirà poi un controllo da parte delle autorità nel 2031, per accertare che il sito non sia contaminato. In seguito verrà valutato se sfruttare il complesso per eventuali altri utilizzi o se demolirlo completamente.

Per le operazioni “possiamo attingere a una vasta esperienza internazionale”, ha dichiarato il resposabile dei lavori Stefan Klute. “Si tratta di sfruttare queste nozioni e di adattarle al nostro progetto e in base alle nostre esigenze”. Nonostante le competenze internazionali, lo smantellamento di Mühleberg può comunque considerarsi un atto pionieristico. “Per quanto riguarda le procedure amministrative necessarie per una demolizione di questo tipo, in qualità di pionieri stiamo ponendo le basi su cui potranno basarsi anche i progetti di demolizione futuri”, ha osservato il responsabile. Lo smantellamento della centrale ha infatti “dato alla luce” una serie di nuovi requisiti legali e normativi. E alcuni di questi sono ancora in sospeso e dovranno essere chiariti con l’avanzare del progetto.

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La “sfida” più grande, racconta Klute, si è presentata all’inizio della pandemia da coronavirus, quando improvvisamente in tutto il mondo la gente ha iniziato ad acquistare mascherine protettive, compresi i modelli impiegati nella centrale nucleare per motivi di sicurezza e per proteggersi dalle radiazioni. Mühleberg è dunque incorsa in difficoltà di approvvigionamento inaspettate e non indifferenti. Tuttavia, anche durante tale periodo non è stato necessario interrompere i lavori.

Lo smantellamento della centrale nucleare è un processo estremamente complesso e minuzioso. Ogni singolo bullone deve essere ispezionato, pulito e analizzato prima di poter abbandonare definitivamente la superficie occupata dall’impianto. Gli specialisti devono separare i cosiddetti materiali attivati (materiali che sono stati esposti a radiazioni ionizzanti e che, di conseguenza, sono diventati radioattivi.) e quelli contaminati. I primi vengono immersi in una vasca piena d’acqua – un metro del liquido ne riduce di mille volte le radiazioni – prima di essere portati al centro di stoccaggio provvisorio di Würenlingen, nel Canton Argovia. I materiali contaminati, invece, non sono radioattivi ma sono inquinati dopo essere entrati in contatto con liquidi o gas contenenti particelle radioattive. Il processo di trattamento e decontaminazione è dunque diverso.

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