Il ministro dell'economia Guy Parmelin ha invitato venerdì i rappresentanti dei media a una visita a una fattoria del canton Berna.
Keystone / Alessandro Della Valle
Il ministro dell’economia svizzero ha mostrato comprensione per l’insoddisfazione in cui versa il mondo agricolo.
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Keystone-ATS
L’aumento dei fenomeni meteorologici estremi dovuti cambiamento climatico, le crescenti richieste della società di una produzione sostenibile e la parziale mancanza di valore aggiunto sono alcune delle numerose sfide con cui sono confrontati gli agricoltori svizzeri. Lo ha evidenziato venerdì il consigliere federale Guy Parmelin, mostrando comprensione per l’insoddisfazione del settore.
“La politica agricola deve creare le condizioni quadro per una produzione alimentare sostenibile e contribuire alla sicurezza dell’approvvigionamento”, ha affermato Parmelin durante una visita a un’azienda agricola di Wileroltigen, nel canton Berna. Allo stesso tempo, è necessario garantire che la professione sia finanziariamente redditizia, ha aggiunto il ministro.
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Molte famiglie di agricoltori hanno sofferto per il clima umido di quest’anno. Secondo Parmelin, c’è il rischio di perdite massicce per patate e cereali. “Se i costi aumentano ma le rese no, è un problema”, ha commentato il titolare del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.
Il Governo, ha proseguito Parmelin, è consapevole dell’elevato carico amministrativo che grava sugli agricoltori. Perciò, uno degli obiettivi centrali futuri è ridurre gli oneri in questo ambito. Inoltre, si vuole garantire la “massima stabilità possibile” nel sistema dei pagamenti diretti: le condizioni per ricevere i fondi non diventeranno più rigide l’anno prossimo, ha assicurato il vodese.
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