Gli abitanti di Davos vogliono rimpossessarsi della loro cittadina
Quasi il 60% (in numeri assoluti 7'592) degli alloggi sono case secondarie.
KEYSTONE/Arno Balzarini
Nella località grigionese di Davos, come in altre località turistiche montane, vi è una forte carenza di alloggi a prezzi accessibili. Un'iniziativa popolare comunale sulle case primarie promossa dai rappresentanti degli inquilini dei Grigioni e dalle sezioni locali dei Verdi liberali, del PS e del Partito evangelico intende invertire questa tendenza.
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Keystone-ATS
I promotori chiedono che “chi ristruttura edifici esistenti con più appartamenti riservi almeno la metà della superficie abitabile alle case primarie”, si legge in una nota congiunta. Una norma simile è stata recentemente approvata a Flims, altra località grigionese confrontata con una massiccia carenza di alloggi.
Il tasso di appartamenti sfitti a Davos è pari allo 0,12%, precisa la nota, aggiungendo che stando all’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) una situazione di emergenza inizia già all’1%. Quasi il 60% (in numeri assoluti 7’592) degli alloggi sono case secondarie.
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Quale fattore di rischio i promotori citano il fatto che “il 95% degli appartamenti a Davos è soggetto alla vecchia normativa, ovvero è stato costruito prima dell’adozione della Legge federale sulle residenze secondarie nel marzo 2012”. Tali alloggi possono quindi continuare a essere utilizzati come abitazioni secondarie anche dopo una ristrutturazione.
Fra il 2017 e il 2021, circa 270 appartamenti soggetti alla vecchia normativa sono stati trasformati in residenze secondarie.
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