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Un algoritmo stima il rischio di recidiva criminale

Per evitare di concedere la libertà vigilata, o un'uscita, alla persona sbagliata. RSI-SWI

Le autorità giudiziarie di diversi cantoni della Svizzera tedesca stanno testando un algoritmo per stimare il rischio di recidiva degli autori di crimini violenti.

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 giugno 2018 - 09:10
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 20.06.2018)

Del sistema si è sentita la necessità, alla luce di alcuni casi di criminali che sono tornati a colpire dopo aver ottenuto la libertà vigilata oppure nel corso di uscite a scopo di terapia, formazione o lavoro.

In servizio nei GrigioniLink esterno da due anni, è stato applicato in una quarantina di casi e -per quanto il giudizio sui risultati sia ancora controverso [cfr. video]- ha contribuito a strutturare e standardizzare i processi.

Il software considera fondamentalmente tre criteri. RSI-SWI

"Un miglioramento c'è sicuramente", osserva Mathias Balzer, capo Servizio esecuzione e misure di prova. "Si lavora secondo uno schema stabilito. Il sistema fa sì che non ci si dimentichi nulla, visto che bisogna seguire la procedura".

Il software considera tre criteri (il delitto attuale del detenuto, le condanne precedenti e la gravità di tutti questi reati) e indica agli operatori quali sono i casi che impongono ulteriori valutazioni, come perizie psicologiche o colloqui personali.

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